L’1-0 dell’andata a favore del Porto viene ribaltato dal club di Pellegrini che vola ai quarti
Alla Rosaleda il Malaga riesce nell’impresa di entrare nelle prime otto squadre d’Europa ribaltando il risultato sfavorevole dell’andata. Una remuntada di minori proporzioni, ma ugualmente storica per il club spagnolo abbandonato al suo destino dai proprietari arabi.
La squadra di Pellegrini è scesa in campo con Demichelis in difesa affiancato da Weligton, Toulalan a centrocampo con Isco e Joaquin sulle fasce e Julio Baptista dietro alla punta paraguayana Santa Cruz. Il Porto guidato da Pereira invece si affida in difesa a Mangala e Otamendi, a centrocampo c’è Joao Moutinho, mentre in attacco ci sono i sudamericani Varela e Javi Martinez.
Nel primo tempo Il Málaga è più attento a partire in contropiede dopo aver chiuso gli spazi ad un Porto che inizia con buoni ritmi e che prova a fare la partita. la partita però non è bella e infatti le occasioni da gol sono quasi inesistenti, si annoverano solo dei tiri dalla distanza. Il primo tempo si caratterizza per il gran numero di falli che fanno fare lo straordinario all’arbitro italiano Rizzoli.
Al 40′ viene annullato un gol a Saviola, ma al 43′ è Isco a lanciare la carica ai suoi, infatti con un bel tiro ad uscire dal limite dell’area batte Helton e sigla l’1-0.
Nel secondo tempo il Porto rimane in 10 per l’espulsione di Defour al 49′. Al 57′ Saviola potrebbe battere a rete ma il suo tiro viene murato da Otamendi. Al 77′ viene completata la rimonta grazie ad un colpo di testa di Santa Cruz su cross di Isco da calcio d’angolo. Il Porto prova a riprendere in mano la qualificazione, ma ottiene solo dei calci di punizione dove segna due volte, ma entrambe in evidente fuorigioco, quindi reti giustamente annullate.
La partita termina sul 2-0 permettendo così al Malaga di approdare ai quarti.
Michele Longobardi