Torino-Napoli: Dzemaili e Cavani matano i granata. All’Olimpico finisce 3-5

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Spettacolo, emozioni e gol: per riassumere Torino-Napoli potrebbero bastare solo queste tre parole. All’Olimpico le due squadre danno vita ad una partita giocata a viso aperto dall’inizio alla fine che si accende, anzi s’infuoca, nel quarto d’ora finale. Gli azzurri vanno in vantaggio, vengono rimontati due volte poi subiscono il sorpasso, quando come un faro nella nebbia s’illumina Cavani e per gli avversari è buio pesto.

Il Napoli che si cala nell’arena per affrontare il Toro è privo dall’inizio del suo Matador: il buon senso suggerisce di risparmiare al bomber azzurro tutti i 90 minuti dopo un viaggio di ritorno dal sudamerica interminabile. No problem perché gli azzurri non sembrano risentire dell’assenza e dopo i primi istanti in cui permettono al Torino di affacciarsi in area prendono gradualmente le misure e colpiscono.

A recapitare il pallone in rete con tanto di auguri pasquali è Dzemaili: bolide dal limite deviato impercettibilmente e Gillet battuto. Napoli in controllo, ma senza infliggere il colpo decisivo. E allora la difesa azzurra decide di donare ai granata il pallone del pareggio e Barreto non sbaglia. Dopo una serie di rimpalli il brasiliano colpisce: non segnava da quasi tre anni! dalla Maratona gridano al miracolo.

Come se non bastasse quando gli azzurri hanno l’occasione di riportarsi in vantaggio la sciupano clamorosamente: Darmian commette fallo da rigore su Maggio e Hamsik si lascia ipnotizzare da Gillet. Risultato inchiodato e primo tempo che finisce uno pari. Il Toro resiste.

Nel secondo tempo Dzemaili impiega solo due minuti per calibrare nuovamente il tiro e bucare la rete. Hamsik in area serve all’indietro lo svizzero che stavolta sceglie la precisione alla potenza. .

Tutto liscio fino al quarto d’ora finale. Quindici minuti di follia in cui succede di tutto. Mazzarri sostituisce Insigne e inserisce Cavani per dare il colpo di grazia ai padroni di casa. Il Matador colpisce però il pallone con il braccio nella propria area. Giannoccaro comanda il penalty e Jonathas, al contrario del collega avversario, non sbaglia. 2-2 e tutto da rifare.

Dopo il pareggio granata gli azzurri decidono di suicidarsi e Meggiorini sigla il clamoroso sorpasso con il featuring di Britos. Per Mazzarri un incubo ad occhi aperti. Poi ancora Dzemaili di potenza, con rabbia, trova il terzo bolide della partita che porta di nuovo il risultato in parità.

Gli ospiti riacciuffano il Toro per le “corna” e trovano la forza, la caparbietà, di andarsi a prendere i tre punti. Sugli scudi, manco a dirlo, sale Cavani: con una punizione magistrale ed un colpo di testa perfetto in area, ad anticipare tutti, mata il Torino e scrive la parola fine all’incontro.

Vittoria da “infarto”, per questo più bella, che rimette nuovamente dietro in classifica il Milan. Nella giornata in cui vincono tutte le avversarie vicine agli azzurri (juve e appunto Milan), gli uomini di Mazzarri approfittano dei passi falsi di quelle squadre che rincorrono i piazzamenti europei.

In attesa di tempi migliori il Napoli vince, e questo conta.

Buona Pasqua.

Francesco Monaco