Caffè letterario “L’identitario”, un polo culturale per la città di Napoli

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Caffè letterario "L'identitario", un polo culturale per la città di Napoli

La cultura chiama, Napoli risponde! Il 12 ottobre la città partenopea ha dato i natali al Caffè Letterario l’Identitario. Non un semplice bar come ormai se ne trovano ad ogni angolo, ma un vero e proprio polo di divulgazione di cultura e tradizioni della città partenopea, un luogo suggestivo dove poter consumare sì un caffè, ma anche per sfogliare le pagine di un bel libro, mentre si viene travolti da un’atmosfera del ‘900 con un dolce sottofondo di canzoni napoletane dell’epoca, magari conversando e scambiando opinioni con gli altri ospiti circa la lettura o le notizie del giorno. Un posto simile, incantato quasi, è una chimera al giorno d’oggi, le nostre metropoli sono ormai immerse in megastore di ogni genere, grandi catene e negozi in perfetto stile moderno. Nulla da eccepire, per carità, ma anche la mente e l’animo si devono saziare, non solo il fisico e/o lo stomaco, anche il sapere e la giusta informazione hanno necessità di avere un proprio spazio, in un mondo come il nostro dove l’informazione stessa spesso viene trascurata! Lo sa bene Emilio Caserta, giornalista nonché socio e direttore della testata L’Identitario, e i suoi colleghi che hanno dato vita ad un libero spazio di scambio di libertà e di cultura lì dove l’obiettivo è unico: dare voce a chi non ha voce, partendo proprio da Napoli, dalle sue radici. Tanti sono gli eventi proposti in questa splendida cornice, e tanti ancora ne saranno proposti per il futuro, per tenere sempre accesa la luce del sapere nella nostra città, da sempre un faro nel mondo in questo campo. Ecco l’intervista che proprio Emilio ha voluto concedere ai lettori di RoadTv Italia:

Ciao Emilio, come e quando nasce l’idea di creare un caffè letterario?

L’idea nasce in realtà circa 7 mesi dopo l’apertura del quotidiano L’Identitario perché avevamo bisogno di una redazione che ancora non c’era. Abbiamo deciso di aprirla proprio su piazza, si avvicina di più all’idea stessa del nostro giornale, stare a contatto con la gente, per stare a contatto con i cittadini anche con eventi, presentazione di libri, interviste.

La vostra iniziativa si presenta come un vero e proprio “polo culturale” in una città come Napoli, patria di cultura ma che spesso viene vista come “na carta sporca” per dirla alla Pino Daniele. Idea temeraria o sentore che il sapere vince su tutto?

Entrambe direi. Noi mettiamo da sempre la cultura, la storia, l’identità del popolo napoletano come un inizio, una novità, riscoprendo tanto dal passato e portando avanti un discorso culturale e di riscoperta ma anche di costruzione per un futuro migliore iniziando dalle radici. Un popolo senza radici non avrà mai riscatto.

Ciò che risalta immediatamente del vostro caffè letterario è l’identità che gli avete donato: un luogo dove poter prendere un caffè ma anche scoprire un bel libro, mentre si è travolti da un’atmosfera del ‘900 con tanto di canzoni napoletane dell’epoca …

La Identitario sia come giornale che come caffè letterario mette in risalto un aspetto su tutti, la libertà di espressione. Ma cos’è nello specifico secondo te e quanto è importante ai fini del mantenimento di una sana democrazia?

La libertà di espressione è il primo, vero, faro della democrazia. Oggi i giornalisti dovrebbero fare i “cani da guardia”, divulgando notizie importanti ma dovrebbero difendere la libertà, anche quando le scelte governative su un popolo possano essere errate e dannose per il popolo. Non a caso esistono inchieste, denunce partite spesso da testate giornalistiche proprio per placare le scelte errate di chi detiene un ruolo dirigenziale all’interno della società.

Domanda forse “scomoda”: attualmente in Italia esiste una vera libertà di espressione?

Beh, se l’Italia è stata messa al 46° posto delle libertà di stampa nel 2024 e con posizioni che ha perso la dice lunga, la situazione è chiaramente peggiorata. E’ anche chiaro però che rispetto ad altri Stati dove vige la dittatura, il nostro è un Paese libero (pensiamo alla satira sui social) per quanto però gli stessi social ultimamente si comportano da “editori” e noi combattiamo questo “abuso” (non potrebbero decisdere arbitrariamente cosa pubblicare e cosa no, a parte cose illegali tipo la pornografia o peggio la pedofilia). Fin quando non si cade nell’offesa diretta e nella diffamazione, bisogna lasciare tutto e, nel caso, far agire il singolo.

Che riscontro avete trovato tra la gente dopo questi primi giorni dall’inaugurazione?

Ottimo direi. Circa 250 persone all’inaugurazione lo scorso sabato, tutti estremamente contenti. Un motivo di orgoglio, perchè vuol dire che il nostro lavoro degli ultimi anni di divulgazione storico-culturale dell’identità del popolo napoletano e meridionale ha fatto sì che la gente ci amasse. Il nostro in realtà non è un semplice caffè letterario ma un incontro tra tutti e del quotidiano, che crea la notizia, l’opinione. Tutti elementi che creano dinamicità, non la staticità di un singolo evento.

L’identitario si propone di offrire alla sua clientela vari tipi di eventi culturali, da spettacoli a presentazioni di libri: quale sarà il vostro prossimo appuntamento?

In questi primi giorni abbiamo già fatto delle presentazioni di libri che, nonostante non avessimo fatto chissà quanta pubblicità, hanno riscosso successo! I prossimi eventi saranno incontri di associazioni culturali in forma assolutamente gratuita (certo, essendoci anche il reparto bar, basta la consumazione di un caffè, quindi un costo irrisorio). Eventi che non sono di certo “chiusi” ma messi a disposizione di tutti, come lo è l’informazione. Poi naturalmente saranno previsti compleanni, aperitivi, dopocena, abbiamo preso accordi con gruppi di musica popolare napoletana, faremo anche dei corsi di lingua napoletana, corsi di avvicinamento al vino campano, tutto inerente alla tradizione e alla cultura della nostra terra …

Progetti futuri?

Dopo l’apertura del giornale e del caffè letterario, il prossimo obiettivo è il lancio del mensile de L’Identitario al centro storico di Napoli cartaceo da gennaio (questo dipende anche dall’aiuto, dal sostegno della popolazione che deve reputare L’Identitario come “proprio giornale”, non come una testata tra tante, ma come vicino tra la gente.

 Ringraziando ancora Emilio per la sua disponibilità, ricordiamo che il caffè letterario l’Identitario si trova in via Lucrezia D’Alagno,26 (Na)

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Ad maiora Emilio, ad maiora L’Identitario.