La Napoli che non si arrende al degrado culturale: “Il Clubino”

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La Napoli che non si arrende al degrado culturale: “Il Clubino”

Intervista alla Dr.ssa Piera Salerno

Proseguono gli incontri con i protagonisti della vita culturale partenopea, avamposti preziosi e vitali di resistenza attiva ai modelli consumisti totalizzanti che imperversano anche nel capoluogo campano.

Oggi è la volta de “Il Clubino” Associazione Culturale, situata a Via Luca Giordano, nel cuore del Vomero, luogo riconosciuto da tutti come sinonimo di accoglienza e aggregazione.

Ne parliamo con la Dr.ssa Piera Salerno, Fondatrice e Presidente di questa originalissima realtà della collina vomerese.

Quando e come nasce “Il Clubino?”

Il Clubino nasce da una fortuita coincidenza: era la casa dei miei nonni, cui ero molto legata. Quando nel 2008 rimase vuota, mio padre decise di affittarla; ed una giovane signora, già inquilina del palazzo, chiamò perché interessata alla locazione. Mi disse che avrebbe voluto fare un circolo; così mi sono lanciata nel buio e le dissi: “facciamolo insieme“.

Al di là della circostanza contingente, cosa l’ha spinta a intraprendere questa storia?

Ho sempre sognato la vita dei villaggi, così ricca di attività e piena di ritmo, musica, energia, sorrisi. Decisi di riproporre quel modello in versione cittadina, “culturale, ludica e sportiva”. Dopo poco la mia valida socia rimase incinta e mi ritrovai sola a gestire quest’impresa. È stata una sfida che mi ha consentito di vincere tante scommesse e ottenere successi inaspettati.

Perché proprio al Vomero?

Nel cuore del Vomero, lì dove chiudevano le librerie, lì dove si verificava un depauperamento culturale, poteva prendere forma – ed effettivamente ha preso forma – una realtà che dava la possibilità a tante persone di incontrarsi, trascorrere del tempo tra nozioni e divertimento, colmando le solitudini e riempendo la giornata di stimoli creativi e intellettivi: un luogo che ha visto emergere e brillare personalità significative del panorama artistico e culturale della città.

Può farci qualche esempio?

Al Clubino sono intervenute vere e proprie stelle della nostra letteratura, tra cui Maurizio de Giovanni, Pino Imperatore, Amedeo Colella, Enza Alfano, Lucio Rufolo, Ivan Fedele e tanti altri.

Ma anche l’Associazione ha avuto l’onore di ospitare autorità di rilievo nazionale e locale tra cui, solo a citarne alcuni: Franco Roberti, Sandro Ruotolo, Federico Cafiero De Raho, Aldo de Chiara, Raffaele Cantone, Roberto Fico, Isaia Sales, i sindaci de Magistris e Manfredi.

Sappiamo che Il Clubino offre anche una vasta gamma di iniziative ed attività. Ci può dire qualcosa in merito?

Per andare incontro a tanti differenti interessi promuoviamo corsi di scrittura, canto, teatro, pilates, yoga, scacchi, bridge, lingue.

Ma anche nei locali de ”Il Clubino” si svolgono eventi della cultura enogastronomica regionale, mostre pittoriche e fotografiche, presentazioni di libri ed autori, conferenze, mercatini di natale, cineforum.

Senza dimenticare cinematografia, teatro, dizione, scrittura umoristica, promozione di visite guidate ai luoghi di arte e cultura

Un’offerta praticamente illimitata…

Si tratta di iniziative volte a soddisfare ogni tipo di esigenza, affinché nessuno si senta escluso. Insomma, era per me casa, e oggi è la dimora di chiunque voglia sentirsi in famiglia.