La fiducia. Quella coerenza e quell’occasione a 5 stelle.

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Roberto Fico Movimento 5 stelle

di Francesco Di Serio

La fiducia. Tutto il paese aspetta di sapere che Governo avrà, e tutto ruota intorno all’elemento della fiducia. Ma cosa vuol dire fiducia? Il termine politico “Fiducia” si può tradurre nella semplice espressione “io mi fido di te”, e nello scenario istituzionale vuol dire anche “io mi fido di te a priori”.

È chiaro che il Movimento 5 stelle non può, per natura, fidarsi veramente della partitocrazia, perché la sua genesi è quella di essere nato come alternativa di sistema alle vecchie logiche. Ed anche per la sua storia. Quando il M5S non esisteva, ovvero prima dell’ottobre 2009, esisteva solo il blog Beppegrillo.it ed i meetup collegati ad esso, questi produssero una serie di idee e programmi, presi anche dal mondo e dagli scritti di premi nobel, su temi quali l’ambiente, l’economia, la connettività, il lavoro, con alternative e proposte come la green economy, la sostenibilità ambientale, il diritto di accesso alla rete, il rientro dei cervelli in fuga, la partecipazione dei cittadini, la democrazia del parlamento, il ruolo delle banche, le regole, i limiti per le multi-cariche pubbliche, i costi della sovrastruttura partitica etc.

Beppe Grillo, in modo quanto mai serio, chiese la tessera del PD, con l’intenzione di presentarsi alle loro primarie col programma costruito. Ma il gota del partito (a proposito di democrazie interne!) rifiutò di assegnare a Grillo la tessera. Grillo non poteva iscriversi, perché il PD non gli dava la sua fiducia.

A quel punto, sempre in modo serissimo, il popolo del blog e Grillo offrirono in regalo il loro programma al PD, e chiesero dal partito di farlo proprio, era inaccettabile che avessero quasi lo stesso programma del PDL, e quel gesto sarebbe stata anche un arma contro Berlusconi. Ma il PD fece orecchie da mercante. Non diede la sua fiducia nemmeno ai cittadini.

Così, anche e soprattutto per reazione, nacque il M5S per poter portare direttamente in campo quelle voci che i partiti schiacciavano. Ora il PD chiede in modo candido e quasi immacolato un gesto di responsabilità al M5S, e chiede la fiducia. Come si fa a dare vera fiducia? Come si fa a fidarsi di loro? A sentirli ci sarebbero anche dei temi condivisi cui si può dare seguito (ma se li condividono, perché all’epoca non li hanno presi dal nostro programma?)

Tuttavia, vista la storia, le condizioni di voto, e le condizioni del paese, il M5S deve considerare che ha una fiducia vera da mantenere, che è quella dei cittadini. Molti dei quali chiedono di più al M5S rispetto agli elettori dei partiti, sono disposti a sacrificare la coerenza di fronte alla condizione del Paese, e non capiranno la strategia di Grillo di andare a nuove elezioni e non permettere che un governo dei partiti per altri 5 anni. Il M5S non può sottovalutare questo tema politico.

Pertanto c’è da dire che questa situazione offre una grande occasione strategica. Il M5S potrebbe usare un’altra strategia che metterebbe il PD con le spalle al muro, e che forse sarebbe vincente: dare al PD una “falsa fiducia”, ovvero dare una fiducia con una lettera aperta ai cittadini sul Blog, in cui si rende indelebile la storia su scritta, e nella quale si dichiarano motivazioni e modalità dell’azione, ovvero che la fiducia è stata data solo per rispetto della condizione del paese, e solo per i cittadini, e magari inserendo anche un gesto di comunicazione forte in aula, ovvero con i parlamentari che votano la fiducia mentre con una mano si turano il naso.

In questo modo si metterebbe il PD con le spalle al muro, e così anche se si facesse solo la legge elettorale e qualche altra legge per dar forza economica a cittadini ed imprese, di fronte alle proposte di legge inaccettabili, e a quelle non condivise con il M5S, si voterebbe contrario, e si avrebbe la forza verso i cittadini di dimostrargli ancora una volta quali sono i veri interessi dei partiti.

Se proposte del PD continuassero ad essere unilaterali ed inaccettabili, e con ormai la condivisione dell’opinione pubblica, si voterebbe la sfiducia e si andrebbe a nuove elezioni, con la differenza che i cittadini avrebbero nuovamente visto con i loro occhi di cosa è fatta la vecchia politica, e alimenterebbero una probabile esplosione di voti per il M5S, che potrebbe così avere una maggioranza.

Insomma, una “falsa fiducia” ai partiti, per ottenere una vera fiducia dai cittadini.

Ho imparato che le opportunità non vanno mai perse…
quelle che lasci andare tu, le prende qualcun altro. Hermann Hesse