Alla fine un punto che non serve a nessuno: Roma e Lazio impattano nella stracittadina e dicono (definitivamente, o quasi) addio ai sogni Champions. Biancocelesti che restano quinti a otto punti dal Milan. Giallorossi a quota 48 e virtualmente fuori da ogni competizione europea.
Il Derby si accende ben prima del fischio arbitrale: i tifosi di entrambe le squadre si scontrano nei pressi di Ponte Milvio, forse per una rievocazione della battaglia che nel 331 d.C. vide Costantino battere Massenzio. Altri scontri avvengono in giro per la città, un ambulanza viene attaccata e qualche ferito: questo il bilancio.
Anche in campo è sfida a viso aperto. La Lazio parte meglio e trova il vantaggio con il Profeta Hernanes. Il brasiliano pesca un sinistro da favola da venticinque metri che trafigge Stekelenburg. Roma stordita e praticamente non pervenuta nella prima frazione.
Si inizia col secondo tempo e i biancocelesti hanno subito l’occasione di chiudere la partita. Marquinhos tocca la palla con la mano in area giallorossa e Mazzoleni non può far altro che comandare il penalty. Sul dischetto si presenta Hernanes che, dopo la magia del primo tempo, sbaglia dagli undici metri.
Per il brasiliano la serata si fa nera quando pochi minuti dopo provoca un fallo da rigore: Totti non perdona e dal dischetto infila Marchetti portando in parità la partita. La Lupa si desta e spreca con Florenzi il gol del ribaltone. La Lazio va invece in difficoltà e resta in dieci per il doppio giallo a Biava.
Nel finale sulla testa di Lamela capita il pallone del possibile sorpasso, ma l’argentino sbaglia ad un metro dalla porta. La partita finisce qui: il pareggio mancava dal 2007.
Francesco Monaco