Rapina a Fuorigrotta, apre la porta convinta che sia la madre e si trova faccia a faccia con i ladri (VIDEO)

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di Giuliana Gugliotti

“Sto arrivando”.

Un messaggio sul telefonino, dopo pochi minuti il campanello. La ragazza, una sedicenne di Fuorigrotta, apre la porta senza pensarci su. E si trova faccia a faccia con i rapinatori. Due uomini armati che immediatamente la immobilizzano, la imbavagliano, la chiudono in camera da letto.

E’ accaduto oggi intorno alle 14,30 in un parco di viale Augusto, nel quartiere residenziale di Fuorigrotta.

Dopo poco arriva anche la madre. Subisce la stessa sorte: viene tramortita con   un colpo al naso sferrato con il calcio di una pistola, poi anche lei imbavagliata e rinchiusa.

Pochi minuti di panico che alle due donne, letteralmente tenute in ostaggio,  devono essere sembrati lunghe ore. I ladri intanto ripuliscono l’appartamento. Poi, le due donne riescono a liberarsi, si affacciano alla finestra e chiedono aiuto.

A quanto pare i rapinatori conoscevano le abitudini della famiglia, e non hanno avuto difficoltà a cogliere il momento giusto per suonare il campanello e introdursi in casa, certi che la ragazza avrebbe aperto la porta.

Immediato scatta l’intervento congiunto di Polizia e Carabinieri, che circondano il parco nella speranza di rintracciare i rapinatori. Quando riescono ad aprire la porta però trovano solo la ragazza e la madre.

Stando alle dichiarazioni di alcuni inquilini del palazzo, i ladri sarebbero fuggiti poco prima, passando indisturbati attraverso il cancello principale senza essere riconosciuti. Circa mezz’ora dopo, qualche isolato più in là, nei pressi della Facoltà di Ingegneria della Federico II, i Carabinieri speronano un’auto che sembrerebbe appartenere ai rapinatori.

Un elicottero sorvola la zona nel tentativo di rintracciarli, ma per ora dei ladri non c’è traccia.

Aggiornamenti: La ragazza ha provveduto a fornire gli identikit dei due uomini armati, mentre la polizia ha interrogato dei testimoni e sta visionando le registrazioni delle telecamere della zona.

Una delle piste emerse è quella secondo la quale i rapinatori aspettavano il padre della ragazza, avvocato e Giudice di Pace. Secondo i malviventi sarebbe il responsabile della condanna a 22 anni di un membro del loro clan. La polizia invece ritiene si tratti di uno scambio di persona: il fratello del giudice infatti è avvocato penalista, probabilmente il vero responsabile della condanna. Potrebbe essere proprio lui l’uomo che i due rapinatori cercavano.