Primato inatteso per Napoli, tra le prime 10 città premiate per una mobilità sostenibile

0
472

di Giuliana Gugliotti

Napoli città europea della mobilità. Tra tanti disagi e polemiche arriva finalmente un primato per la capitale del Sud, che si attesta tra le prime dieci città europee che maggiormente si sono distinte in tema di mobilità urbana e sviluppo sostenibile.

Un primato che vede Napoli trionfare tra 2158 città, grazie alla virata ecologista promossa dall’amministrazione De Magistris. Nella menzione pubblicata dalla Commissione Europea si legge: “Tradizionalmente città  per auto, Napoli ha deciso di promuovere piste ciclabili e zone a traffico limitato e lo ha fatto anche con l’apertura di spazi informativi sui mezzi di trasporto alternativi e la creazione di percorsi in bicicletta in città. La parola chiave per la maggior parte di loro è stata smart, come la recente app per smartphone dedicata alla pianificazione integrata del viaggio e promossa nel corso delle escursioni in bicicletta, i dibattiti sulla mobilità urbana, i giochi e le due competizioni sulle due ruote che la città ha ospitato”.

 Entusiastico il commento del vice sindaco Tommaso Sodano: “si tratta di una conferma del lavoro compiuto da questa amministrazione: questo riconoscimento in materia di mobilità sostenibile che la città ha ricevuto, per quanto fatto nel 2012, rappresenta uno stimolo per continuare sulla strada iniziata e apprezzata dalla stessa Europa. Un lavoro portato avanti anche nell’anno in corso e che sarà implementato con i progetti smart city finanziati dal Miur e che riguardano bike sharing e car sharing e sulla infomobilità e turismo. Progetti che sono partiti nei mesi scorsi e saranno operativi entro l’anno. Napoli sta investendo sul futuro, progettando una città in cui sia favorito il trasporto pubblico e si disincentivi l’uso dell’auto privata a tutto vantaggio dei mezzi alternativi, puntando su elettrico, bicicletta e pedonalizzazioni. Napoli Smart city è la scommessa, una città intelligente al servizio dei cittadini sempre di più protagonisti del cambiamento”.