Napoli: il comune si schiera contro le leggi omofobe in Russia

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di Sara Di Somma

Ormai in Russia l’omofobia è legge. Si parla già di “omofobia di stato” perchè le nuove leggi varate dalla Russia di Putin vietano la “propaganda gay” in nove regioni e proibiscono di parlare in pubblico di temi legati all’omosessualità all’interno dei confini della grande federazione sovietica. Una tendenza alla repressione di stampo conservatore che calpesta i diritti di omosessuali e transgender sulla base di una presunta necessità di “tutelare i minori”.

Le nuove leggi russe hanno creato scandalo e scalpore in diverse parti del mondo: condannate da Claude Cahn, membro dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, che le ha definite “intrinsecamente discriminatorie”, sono state oggetto di manifestazioni di indignazione. Anche a Napoli le reazioni non si sono fatte attendere e, in contemporanea con Londra, New York, Seattle, Rio de Janeiro, Montevideo, Ottawa e Parigi, il 3 settembre si è svolta una manifestazione volta a dimostrare solidarietà alla comunità Lgbt russa, ma soprattutto a sensibilizzare i capi di stato, impegnati proprio in Russia al G20, il 5 e 6 settembre, per chiedere l’abolizione delle leggi omofobe russe.

Oggi, anche le istituzioni locali intendono dare un segnale forte contro l’omofobia: in occasione della messa in scena al Teatro San Carlo di Napoli dello spettacolo “Il lago dei cigni”, curato da una delle più note compagnie di balletto al mondo, la Compagnia del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, l’Assessore Pina Tommasielli, presente alla prima di questa sera in qualità di delegata dal Sindaco, porterà un simbolo rainbow. Un gesto simbolico che dimostri la solidarietà e la vicinanza del Comune di Napoli a quanti in Russia sono costretti a subire le scelte governative.