di Francesco Monaco
Claudicante e incerottato, ma alla fine vincente. Alla prima in Champions, Allegri e i tredici superstiti rossoneri domano il Celtic per 2-0 in una partita che sarà ricordata soprattutto per la sua bruttezza.
Poca roba, stasera, il Milan, ma non sono da meno gli scozzesi, che tuttavia riescono a mantenere la gara in equilibrio fino alle battute finali, quando due lampi di luce nel buio del Meazza danno un senso alla serata e allontanano, almeno per un pò, i cattivi pensieri.
Il primo tempo è un rimedio per l’insonnia, con gli scozzesi che costruiscono benino ma sono sterili in attacco. La miglior occasione è una punizione a due in area rossonera respinta dalla barriera al 18°. Tra i padroni di casa quello che da maggiori segni di vita è, manco a dirlo, Balotelli. Suo al 6° il tiro più insidioso scagliato verso la porta di Forster.
In avvio di ripresa Samaras spaventa lo stadio con un tiro che rasenta il palo e finisce sul fondo. La prima fiammata del Diavolo arriva invece al 18° con il colpo di testa in area di Muntari, che sbaglia da buona posizione.
Il Celtic ci prova e all’80° centra la traversa con Stokes su punizione; Ma la beffa è dietro l’angolo e, all’82°, un tiro telefonato di Zapata viene deviato da Izaguirre e si deposita in rete per il vantaggio milanista. Milan che chiude la partita all’85° con Muntari, bravo a ribadire in rete il pallone, dopo una respinta del portiere su tiro di Balotelli.
Massimo risultato, con il minimo sforzo. La sorte bacia il Milan nei minuti finali e permette ai rossoneri di portare a casa tre punti vitali, data la situazione. Prestazione negativa, anche se Balotelli e co. hanno l’alibi dei numerosi infortuni. In attesa di tempi migliori, Allegri si gode il primato del girone a braccetto col Barcelona.