di FAS
Formiche, più forti dei dinosauri
Hanno vinto loro, i giovani tunisini la cui età media è pari agli anni trascorsi al “trono” del 75enne presidente, Zine el-Abidine Ben Ali, messo in fuga dopo 24 anni di regime. Dalla Tunisia, a un braccio di mare dall’Italia, l’intero mondo ha assistito ad una svolta epocale,i vecchi cacciati dalla società umiliata dei giovani.
La chiamano hogra, è un’ espressione di origine algerina che esprime l’umiliazione inflitta dall’abuso del potere dei vecchi dirigenti, dal disprezzo e dall’ arroganza delle autorità.Le rivolte giovanili sono potenti detonatori e dopo la Tunisia è stato il turno dell’Egitto. Hosni Mubarak, ottantadue anni, capo dello Stato da trentadue.E adesso la Libia. Muhammar Gheddafi, settanta anni, al governo dal 1969, da 42 anni.
Nessun Paese sembra essere immune, la rivolta monta di giorno in giorno in nuovi stati.
Quello che accade a poche miglia dall’Italia è da considerarsi un problema Europeo, i Paesi del nord Africa che si affacciano sul Mediterraneo sono il futuro, naturale prolungamento dell’Europa.Esso è infatti destinato a fornire, come già avviene, al Vecchio Continente molti dei giovani e dei lavoratori di cui avrà sempre più bisogno e col tempo diventerà un grande serbatoio di consumatori. Di fatto lo è già per molte società italiane che lavorano nel fruttuoso mercato del nord Africa.E infatti l’Europa in Libia, dopo essere stata a guardare, è intervenuta muovendo guerra, contro quel vecchio compare con cui è andata a letto, fatto affari, firmato accordi, venduto armi. L’Italia è stata una dei più grandi estimatori di Gheddafi fino a qualche mese fa, e di sicuro Muhammar Gheddafi al sentire ronzare i nostri tornado sulla sua testa ricorderà il baciamano del nostro premier come il bacio di Giuda.
Silvio Berlusconi, presidente del consiglio, ha 75 anni. Attraverso tv e giornali ha abbassato la soglia di decenza del paese addomesticando gli italiani a tollerare l’intollerabile. Berlusconi, come Zine el-Abidine Ben Ali, Muhammar Gheddafi, Hosni Mubarak è un uomo invecchiato senza saggezza incapace di leggere e portare il paese nel futuro. Centrali nucleari ed inceneritori contro il solare, il geotermico, l’eolico, il riciclo, i gruppi d’acquisto solidale, prodotti a km zero e tanto altro che la vecchia politica-lobbista italiana boicotta
L’hogra non è distante dall’Italia, l’umiliazione, la frustrazione, la rabbia e l’impotenza che deriva da un continuo sottostare all’arroganza dei potenti, alle ingiustizie e soprusi di una classe dirigente ignorante ed inetta spesso collusa col malaffare è patrimonio della politica e del costume italiano.
Non è difficile immaginare se i giovani italiani si riconoscano cittadini europei come i tedeschi, ricordando che in Germania un ministro si è dimesso per aver copiato la tesi di dottorato; oppure più vicini alla Tunisia, all’Egitto e alla Libia dove i vecchi affaristi, prepotenti di turno si arricchiscono accentrando tutti i poteri nelle loro mani, cambiano la costituzione, ignorano il malcontento, non riescono a fronteggiare la disoccupazione, vivono nello sfarzo, promuovono arbitrariamente ministri e consiglieri, ostentano tutta la loro potenza e ricchezza umiliando il proprio popolo.
Insomma, prima che i giovani italiani si sentano davvero più africani e meno europei, i vecchi dinosauri di questo paese dovrebbero iniziare a pensare ad una pensione forzata per raggiunti limiti di decenza