di Redazione
Napoli – Sono trascorse poco più di 24 ore dalla consegna al sindaco de Magistris delle dimissioni da parte di Pina Tommasielli che, da ormai ex assessore, ha dato sfogo alla sua rabbia per la vicenda che l’ha vista coinvolta. “Si sacrificano gli outsider, ma ancor prima se donne. Sono vittima di una discriminazione di genere. Ma poi scusate perché proprio io?” ha dichiarato alla stampa.
La Tommasielli, dimissionaria in seguito all’inchiesta che l’aveva travolta per presunte multe cancellate ad alcuni familiari, si è già detta più volte estranea ai fatti dell’inchiesta ed oggi afferma “io come la Idem” e rincara: “forse la storia delle multe, che spero si chiarisca al più presto, è più grave di alte inchieste indirizzate ad altri colleghi? Ormai il consiglio comunale è del tutto frammentato… l’esecutivo cittadino rischia di diventare un vero e proprio rimpastificio…”.
Insomma, la Tommasielli non ci sta ad essere etichettata soltanto come simbolo di “cattiva” politica e ricorda alcune vicende per le quali, da assessore, si è esposta, seguendo principi etici e morali, anche contro l’opinione pubblica: “ho avuto rapporti difficili anche con il Calcio Napoli: per me era irrinunciabile che la società facesse il suo dovere e pagasse i suoi debiti prima di parlare di stadio, ma sono stata di fatto estromessa. Stesso imbarazzo ho provato a Tuttosposi quando è arrivata la Minetti”.
30 settembre 2013