Berlusconi: la parola torni subito al nostro unico padrone, il popolo

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“Come può essere affidabile chi non riesce a garantire l’agibilità politica neanche al proprio fondamentale partner di governo?”

di Redazione

Il direttore Luigi Amicone del settimanale cattolico Tempi fa trapelare alcune anticipazioni della lettera – che sarà pubblicata solo il 3 ottobre – inviatagli da Silvio Berlusconi.
Il Cavaliere si scaglia contro Letta Napolitano e Renzi dicendo:“Il Pd,compreso Matteo Renzi ha tenuto un atteggiamento irresponsabile soffiando sul fuoco senza dare alcuna prospettiva politica. Pur comprendendo tutti i rischi che mi assumo, ho scelto di porre un termine al governo Letta”.

Un governo definito ostile. “Ho scelto la via del ritorno al giudizio del popolo – aggiunge – non per i miei guai giudiziari ma perché si è nettamente evidenziata la realtà di un governo radicalmente ostile al suo stesso compagno di cosiddette larghe intese”. L’ex premier esprime così la sua volontà che la parola torni al popolo: “Enrico Letta e Giorgio Napolitano avrebbero dovuto rendersi conto che, non ponendo la questione della tutela dei diritti politici del leader del centrodestra nazionale, distruggevano un elemento essenziale della loro credibilità e minavano le basi della democrazia parlamentare.

Come può essere affidabile chi non riesce a garantire l’agibilità politica neanche al proprio fondamentale partner di governo e lascia che si proceda al suo assassinio politico per via giudiziaria? Quando lo Stato si fa padrone illiberale e arrogante mentre il governo tace e non ha nè la forza nè la volontà di difendere la libertà e le tasche dei suoi cittadini, allora è bene che la parola ritorni al nostro unico padrone: il popolo italiano”.
Berlusconi altresì, parla di “manovre persecutrici” in arrivo “da ogni parte d’Italia”. Fa intendere, in conclusione che nei suoi confronti ci saranno nuovi provvedimenti della magistratura.

1 Ottobre 2013