Tragico naufragio a Lampedusa: 82 morti e centinaia di corpi ancora in acqua

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Il sindaco Giusi Nicolini: Mare pieno di morti

di Redazione

Ancora una tragedia – dopo quella del 30 settembre dove persero la vita 13 migranti – è avvenuta questa mattina a Lampedusa. Un barcone su cui viaggiavano 500 migranti di cui 30 bambini, si è ribaltato e poi incendiato. Almeno 82 i corpi senza vita recuperati dalla Guardia Costiera a circa mezzo miglio dall’Isola dei Conigli. Le salme sono al momento ancora posizionate del porto di Lampedusa. Tra i cadaveri vi sono due bambini e anche una donna incinta. Il bilancio delle vittime però, potrebbe aumentare in quanto altri corpi sono stati avvistati in mare. L’allarme del naufragio è stato dato dall’equipaggio di due pescherecci che passavano nella zona.
I migranti soccorsi e salvati finora sono circa 150. Il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, che sta seguendo le operazioni di soccorso dopo il naufragio : “Ho chiesto ai soccorritori di descrivermi la situazione, mi hanno risposto che il mare è pieno di morti”. Sul posto sono intervenuti anche i militari dell’arma dei carabinieri e la Guardia di Finanza.

3 Ottobre 2013