Una poesia contro la discriminazione: al via la quinta edizione di Poetè (VIDEO)

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di Giuliana Gugliotti

“La bellezza salverà il mondo”, scrisse Dostoevskij, e più o meno è quello che dicono anche gli ideatori, gli appassionati seguaci e gli indefessi collaboratori di Poetè: una poesia salverà (il mondo) dalla discriminazione.

Giunta ormai alla sua quinta edizione, Poetè è molto di più di un semplice ciclo di letture (poetiche e non solo): è un modo per cambiare la mentalità delle persone, costruire insieme una società che sia sempre più aperta, sempre più inclusiva, sempre più rispettosa dell’altro. La poesia, e in generale la letteratura, si spoglia allora dell’antica patina di esclusività che troppo a lungo l’ha relegata nei soli circoli intellettuali e scende in piazza, tra la gente comune, per farsi strumento di una riflessione collettiva, volta a contrastare ogni forma di intolleranza nei confronti del prossimo.

Ideata e diretta da Claudio Finelli, tra l’altro responsabile culturale per Arcigay Napoli, la rassegna, che oggi conta sul patrocinio morale dell’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, vede ogni anno una partecipazione volontaria e massiccia da parte di scrittori, attori ed esponenti del mondo artistico e culturale in genere: quest’anno a prestare la propria voce agli scritti di Diego Nuzzo, Delia Morea, Paolo Valerio, Vladimir Luxuria e tanti altri, ci saranno attori del calibro di Roberto Azzurro, Imma Villa, Rosaria de Cicco e Francesca Rondinella.

Gli incontri, 2 o 3 al mese fino a giugno, si terranno al Chiaja Hotel de Charme, da cinque anni teatro consueto della rassegna grazie all’intraprendenza del direttore Pietro Fusella. Ingresso libero.

04 ottobre 2013