di Redazione
Napoli – Ormai è un intervento che richiedono tutti a gran voce e non soltanto dalla Campania: la bonifica dei territori della Terra dei Fuochi. Un’azione complessa, che richiede fondi e burocrazia, un intervento necessario ma dai tempi lunghi. Questo era chiaro a tutti, certamente però non ci si aspettava che i tempi potessero essere biblici, così come dichiarato questa mattina dal Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.
Il consiglio regionale ha affrontato, infatti, l’emergenza rifiuti tossici in Campania: Caldoro ha prima chiarito che si tratta di una questione di interesse nazionale – ha sottolineato “non riguarda soltanto noi come Regione. Siamo stati per anni lo sversatoio dell’Italia e dell’Europa” – poi ha lanciato una vera e propria bomba. “Serviranno 80 anni per bonificare i territori dell’area Nord di Napoli”.
La Campania, insomma, dovrà attendere molti decenni prima di tornare a respirare aria pulita, mangiare cibi sani, bere acqua non contaminata da sostanze chimiche. “Per l’inquinamento dell’area – ha specificato Caldoro – la bonifica non sarà completa prima del 2050 e, per quanto riguarda il percolato, senza avviare gli interventi, dovremmo aspettare fino al 2080“. Finalmente, poi, si è parlato anche dell’impatto dello sversamento di rifiuti tossici sulla salute dei cittadini Campania: “non sappiamo quali effetti abbiano avuto queste contaminazioni sulla salute dei cittadini – ha detto Caldoro – certo il danno ambientale, che deve essere valutato dagli organi competenti e senza creare allarmismi, ha conseguenze sulla salute, il problema è capire qual è l’impatto prodotto”.
Le dichiarazioni del Governatore sono state un vero e proprio choc per i cittadini campani che, certamente, ora avranno ancor più voglia di chiedere alle istituzioni competenti se non sia il caso di darsi una mossa ed iniziare ad occuparsi concretamente degli interventi da realizzare, onde evitare di procrastinare le bonifiche di qualche altro decennio.
7 ottobre 2013