Tumore e rifiuti tossici in Campania: l’endocrinologa Annamaria Colao non condivide l’allarmismo

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di Redazione

Napoli – Dopo paolo Graziano, anche Annamaria Colao, endocrinologa, finisce per dare degli allarmisti a quanti, in Campania, accusano lo sversamento di rifiuti e i roghi tossici di aver influito notevolmente sull’aumento dell’incidenza di patologie oncologiche nella popolazione. Professore ordinario alla Federico II e presidente della European Neuroendocrine association, Annamaria Colao è la moglie del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e, forse, sarà anche il legame coniugale a rendere più aspre le critiche dei cittadini della Terra dei Fuochi in seguito alle sue dichiarazioni.

“Trovo strano che ci si allarmi per una mela che neppure si sa se sia nociva o meno, e invece si continui a fumare e ingrassare. A fare cioè due cose che, al contrario del cibo, sappiamo con certezza che aumentano il rischio del cancro” ha detto l’endocrinologa, che ha aggiunto: “la Campania è la regione con il tasso di obesità giovanile più alto d’Italia. E, se tutti sanno che l’essere grassi aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, forse non tutti sanno che quella obesità predispone anche al cancro”.

Insomma, si torna a parlare di stili di vita scorretti dei cittadini della Campania e di quanto possano incidere sull’aumento di patologie oncologiche verificatosi nel territorio, ma soprattutto si continua a dubitare che esista una correlazione tra l’aumento dei casi di tumore, soprattutto tra i bambini, e lo sversamento di rifiuti tossici testimoniato dal ritrovamento, in più territori della provincia di Napoli e Caserta, di fusti contenenti sostanze chimiche dannose per la salute. “Il cancro, cioè il terrore principale di queste persone, è provocato dall’abbassamento della sorveglianza del nostro organismo – afferma Annamaria Colao – e quest’abbassamento si può avere per tanti motivi: fumo, alcool, virus, predisposizione genetica”. Occorre, cioè, valutare dati scientifici ed analizzare le diverse cause per le quali possono insorgere determinate patologie: “è giusto avere una sorveglianza su ciò che mangiamo, ma andrebbero innanzitutto eliminati i comportamenti che sono certamente a rischio” e aggiunge che “ci si preoccupa di un cibo che neppure si sa se davvero faccia male”.

La moglie del Governatore Caldoro non condivide l’allarme degli abitanti della Terra dei Fuochi – a tratti pare persino ironizzare sull’angoscia dei cittadini “attenti ad allarmare troppo la popolazione, ci si può ammalare anche per lo stress” – e, sull’aumento del tasso di mortalità infantile per patologie oncologiche, afferma che, pur trattandosi di una situazione drammatica, “i bambini muoiono dappertutto, non solo in Campania”. Certamente le sue affermazioni non faranno piacere a molti: una nuova polemica sta per accendersi nella Terra dei Fuochi.

9 ottobre 2013