Fermate in stazione ogni 30 minuti invece dei 15 previsti
di Redazione
“Siamo trasportati come bestiame – dicono alcuni viaggiatori in attesa del treno nella stazione di Aversa Ippodromo – le carrozze sono sempre piene e spesso accade che i convogli non si fermino negli stop intermedi.
L’altro giorno sono rimasti «appiedati» i pendolari di Mugnano. Il treno era pieno, ai limiti delle norme di sicurezza, e il macchinista ha continuato la corsa. Vorremmo sapere chi ci tutela. Ci stiamo organizzando con le nostre auto per evitare di arrivare tardi sul luogo di lavoro, ma degli studenti, che in molti casi non hanno la macchina, chi si preoccupa?” Queste le proteste di alcuni pasasseggeri della tratta della metropolitana Aversa-Piscinola, dove da due settimane ormai, l’unico treno funzionante rende possibili le fermate nelle diverse stazioni solo ogni mezz’ora, invece dei 15 previsti da contratto e se il convoglio è pieno salta addirittura la fermata.
Anche i dipendenti dell’azienda di trasporto Eav sono esausti di questa continua mala gestio, “ormai – spiegano i lavoratori della metropolitana – siamo rassegnati al fallimento della società per cui lavoriamo. Sono mesi che non riceviamo segnali positivi, i continui ritardi per l’approvazione del piano economico di rientro dai debiti da parte del Governo e della Regione Campania hanno condotto la Eav sull’orlo del baratro, fino ad oggi – continuano i lavoratori – ci siamo arrangiati da soli utilizzando i pezzi di ricambio dei treni fermi. Ora non abbiamo più risorse e la metropolitana rischia di bloccarsi da un momento all’altro”.
I sindacati di base Usb e Cobas ha indetto per venerdì, uno sciopero per il settore del trasporto pubblico locale di 24 ore. Saranno comunque, assicurate le fasce di garanzia, secondo quanto previsto dalla legge 146/90 (dalle 6 alle 8,30 e dalle 16,30 alle 20).
Intanto i dirigenti della regione Campania cercano di difendersi, richiamando l’attenzione sui 156 milioni di euro, che nonostante i tagli dei trasferimenti statali, sono stati anticipati dall’ente regionale all’Eav negli ultimi tre anni.
14 ottobre 2013