di Michele Longobardi
La Juventus sopra di due gol si fa raggiungere e superare da una Viola con più fame nel secondo tempo.
Chi di spada ferisce, di spada perisce. La Juventus quest’anno sembrava abbonata alle vittorie in rimonta. Al Franchi, invece, la disfatta è arrivata puntuale proprio con una rimonta. La Juve in vantaggio di due gol al termine di primi 45 minuti, ne subisce ben quattro nel secondo. I bianconeri rimangono così agganciati al Napoli, ma si ritrovano a -5 dalla Roma.
La partita sembra troppo facile, troppo tranquilla per la banda di Conte; un uno-due targato Tevez, calcio di rigore ottenuto e trasformato al 37′, e Pogba che segna al volo dopo un erroraccio in scivolata di Cuadrado, mette la partita sui binari giusti per la Juve. Nel secondo tempo qualcosa cambia, la Juve sembra adagiarsi sugli allori, la Fiorentina mette in mostra una fame atavica.
Al 66′ la squadra di Montella accorcia le distanze su rigore con Pepito Rossi. Al 76′ ancora Rossi pareggia con un tiro improvviso da fuori, su cui Buffon è molto incerto. La Juventus non riesce a ricompattarsi, la mazzata è troppo dura. Così la disfatta si compie al 78′ con il gol di Joaquin. All’81 arriva anche il quarto, ancora con Rossi che segna la tripletta personale. Insomma, tre cinque gol subiti in cinque minuti, mai successo nell’era Conte.
Una prestazione del genere non fa ben sperare per la trasfera europea contro il Real Madrid. Rudi Garcia dice ”Adieu” dalla vetta della classifica.
20/10/2013