di Redazione
Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Si conclude così la complessa vicenda giudiziaria iniziata nel 2008 che ha visto indagate 28 persone per presunti illeciti nella gestione del ciclo dei rifiuti in Campania. Tra i protagonisti di spicco Antonio Bassolino, all’epoca dei fatti commissario straordinario per l’emergenza rifiuti.
“La piena assoluzione decisa dal Tribunale di Napoli è un fatto di enorme importanza. I giudici hanno dimostrato una importante autonomia di giudizio. Dopo anni di sofferenza e di dolore vedo finalmente riconosciuta la mia totale estraneità ai fatti che mi erano stati addebitati. La gioia di oggi si mescola con la tristezza per le prove che ho dovuto affrontare. Ringrazio i miei avvocati, i miei familiari, e le persone che hanno creduto in me” ha dichiarato l’ex governatore della Regione Campania. Una decisione che “ripaga Bassolino di un calvario di sofferenza” commentano gli avvocati Massimo Krogh e Giuseppe Fusco.
L’appalto dato alle 5 società del gruppo Impregilo non sarebbe stato dunque, come affermato dall’accusa, “sistematicamente violato” perché assegnato a condizioni sin da principio non rispettabili. La sentenza è stata emessa nel primo pomeriggio dalla V sezione del Tribunale di Napoli. Frode in pubbliche forniture, truffa e falso: questi i reati contestati a vario titolo ai 28 imputati; ma per i giudici non c’è nessuno colpevole.
Insieme a Bassolino (accusato di non aver rescisso il contratto con le società del gruppo Impregilo che si erano aggiudicate l’appalto) sono stati assolti anche e Raffaele Vanoli, ex sub commissario all’emergenza rifiuti, Pierluigi Romiti, ex manager Impregilo, Armando Cattaneo e Angelo Pelliccia, rispettivamente ex amministratore delegato ed ex direttore generale di Fibe, una delle società del gruppo Impregilo.
4 novembre 2013