di Sara Di Somma
Bagnoli – Da troppo tempo si discute del futuro di Bagnoli: parole, promesse non mantenute, tempi mai rispettati per una riqualificazione finora impossibile. Dopo l’evento “Nat’a Bagnoli”, che domenica ha riaperto le porte dell’ex base NATO, l’amministrazione comunale ha invitato la cittadinanza a riappropriarsi del territorio di Bagnoli con proposte e opinioni, da sollecitare nel corso di un’assemblea pubblica dedicata al futuro del quartiere.
Il momento di confronto si terrà il 17 dicembre, alle 15.30, presso l’antisala dei Baroni del Maschio Angioino in presenza delle associazioni operative sul territorio e della cittadinanza interessata. In particolare, si discuterà del complesso ex NATO per la cui valorizzazione il comune di Napoli ha firmato un protocollo d’intesa con la Fondazione Banco di Napoli per l’infanzia. “L’obiettivo dell’amministrazione comunale – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Urbane Carmine Piscopo – è quello di garantire, attraverso l’apertura al quartiere ed alla città delle diverse attrezzature già esistenti, un reddito sociale all’intero quartiere ed una particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione che dovranno poter accedere gratuitamente alle diverse attività che si svolgeranno”.
Intanto, il progetto di rilancio dell’area di Bagnoli è stato oggetto di un provvedimento emanato, questa mattina, dal sindaco De Magistris, volto ad ordinare “a Fintecna Spa di provvedere, entro 30 giorni, alla presentazione del progetto per la rimozione integrale della colmata ai fini della messa in sicurezza dell’arenile di Coroglio-Bagnoli“. L’amministrazione, in sostanza, non può più ignorare che “allo stato sussistono rischi per la salute pubblica – come si legge in una nota diffusa – connessi alla presenza della colmata, alla mancata bonifica dei siti Cementir e alla mancata certificazione dell’avvenuta bonifica del sito Fondazione Idis, tanto che ancora perdura il divieto di balneazione e quello di frequentazione degli arenili”. Una bonifica che è stata già promessa più volte negli anni passati: chissà che questa non sia la volta buona per intervenire.
3 dicembre 2013