Memorial Giuseppe Veropalumbo (VIDEO)

0
677

di Anna Copertino

“Capodanno 2007 ucciso da proiettile vagante, mentre era a tavola aspettando la mezzanotte”……così intitolava un vecchio giornale.
Così moriva un giovane sposo, così moriva un giovane padre.

Così moriva Giuseppe Veropalumbo, e lasciava Carmela la moglie e Ludovica la figlia quattordici mesi e pochi ricordi.
La città di Torre Annunziata nella persona del Sindaco Giosuè Starita , dell’amministrazione locale e della vedova, Carmela Sermino, il 29 dicembre 2013 ha organizzato il Memorial nel nome di Giuseppe Veropalumbo, l’operaio trentenne ucciso da un proiettile vagante la notte di Capodanno del 2007 mentre stava giocando a carte nella sua abitazione.

Lo fa con una giornata all’insegna dei valori e dello sport con la partecipazione di tanti giovani. Questo il senso del Memorial giunto alla V edizione, che porta il nome del giovane oggi allo stadio Giraud. La donna, nonostante il responsabile di questo gesto vigliacco non sia stato ancora individuato, non si è mai data per vinta e sta “facendo tutto il possibile – dichiara-per ottenere giustizia e per far sì che il sacrificio di mio marito non cada nel dimenticatoio”.

“La manifestazione di oggi – spiega la Sermino- vuole richiamare l’attenzione di tutti sull’aspetto educativo. Come adulti abbiamo il dovere di offrire ai nostri ragazzi esempi positivi. Lo sport è lo strumento più adatto per trasmettere i valori del rispetto delle regole, della convivenza pacifica e della non violenza”-. In campo un plotone di piccoli atleti delle scuole calcio di Torre Annunziata, insieme agli allievi di alcune palestre di boxe e karate. Coordinatore dell’evento sportivo è l’ex consigliere comunale Domenico De Vito.

Tra le associazioni che hanno presenziato al Memorial, con i genitori ed i fratelli della vittima, l’assessore alle Politiche Giovanili Alessandra Clemente, il Maestro di Judo Gianni Maddaloni, alcuni rappresentanti del Coordinamento Campano Familiari Vittime Innocenti della criminalità, presieduto da Alfredo Avella, i rappresentanti della Fondazione “Silvia Ruotolo”, e il Movimento Agende Rosse Campano.
A sorpresa la presenza del giornalista ed inviato Rai Fabrizio Feo, che con la sua presenza amichevole, ha voluto dare il suo contributo alla memoria del giovane ucciso.

– ” se Ludovica potesse chiamare “papà” e sentirsi rispondere “che c’è tesoro! ” nei giorni bui, come in quelli di gioia o in quelli in cui avesse bisogno del suo abbraccio; se Carmela potesse ancora stringere tra le sue braccia il suo uomo, come sarebbe giusto; se qualcuno, un cittadino di Torre Annunziata parlasse agli inquirenti, mostrando la Dignità che sembra perduta, per far riaprire il caso, archiviato, ed ottenere Giustizia; se ogni atto di criminalità ed ogni morto da vittima innocente di criminalità ci pesasse sulla coscienza collettiva come un macigno; se……
Giuseppe Veropalumbo morirà così. La notte di Capodanno del 2007, ucciso da un colpo di arma da fuoco esploso e penetrato attraverso i vetri della sua casa. Un proiettile che lo ferirà a morte, conficcandosi nel cuore. Mentre giocava a carte, a casa sua.
Ad ucciderlo quei colpi, prima, l’indifferenza e l’omertà della gente, poi.”-
Brano tratto da “Tra due giorni è già Natale” edito da “Il quaderno edizioni” di Autori Vari

31 dicembre 2013