di Dario Belfiore
C’era una volta un fiume, che oggi non c’è – quasi – più. O meglio, non può più definirsi tale, perché inquinato dagli scarichi delle acque fognarie che si riversano da anni nelle acque del torrente Jenga, affluente del Calore. Un luogo che prima era un piccolo paradiso, meta di gite di famiglia ed escursioni estive durante le quali nel fiume si poteva anche fare il bagno. Oggi no. Oggi, sulle sponde del Jenga, la gente ci arriva solo per abbandonare i rifiuti. Dando vita a mini discariche abusive che infestano la vegetazione e il lungofiume.
La questione depurazione a Foglianise non sembra trovare una soluzione. I cittadini da sempre soffrono questo disservizio, nonostante circa trenta anni fa l’amministrazione dell’epoca abbia dato il via alla costruzione di un depuratore, che però non è mai entrato in funzione e che oggi versa in uno stato di totale abbandono.
Le telecamere di Road Tv Italia sono andate a documentare la situazione. Ai nostri microfoni Dario Pedicini, coordinatore dell’associazione “Il Primo”, che da sempre conduce una battaglia per la depurazione a Foglianise.
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Per molti anni, a depuratore fermo, i cittadini di Foglianise si sono visti attribuire in bolletta il costo della depurazione, canone che in seguito è stato sospeso. Oggi sembrerebbe funzionare un solo depuratore che però riesce a coprire solo parte del paese e quindi rimane un mistero capire come l’altra metà del paese smaltisca il refluo fognario.
Oltre alla questione economica c’è poi quella ambientale. La mancanza del depuratore sta inquinando completamente il Jenga, e il fatto che l’acqua scorra tanto vicina a campi coltivati e allevamenti lascia supporre il peggio.
23 gennaio 2014