di Dario Belfiore
Fogne a cielo aperto, rifiuti di ogni genere, erba che cresce dappertutto all’interno dei palazzi. Questa è la situazione attuale delle Vele Verde di Scampia. Chi ancora ci abita ha detto basta: stamattina cittadini e associazioni si sono dati appuntamento davanti a Palazzo San Giacomo per chiedere la bonifica della zona, portando con loro i bambini del Centro Insieme di Davide Cerullo, i primi a fare le spese di una situazione che ormai è diventata invivibile, costretti a fare il doposcuola tra i rifiuti, simbolo di una speranza che agli abitanti delle Vele è stata da tempo rubata.
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Il problema principale è dovuto al cattivo funzionamento del sistema fognario, per cui ai primi piani dei palazzi è impossibile tenere aperte le finestre a causa del cattivo odore che sale. A ciò si aggiunge l’inciviltà di quanti sversano abusivamente nelle Vele rifiuti di ogni genere: dai mobili usati, ai materiali di risulta edilizi, ai materassi. Proprio come le Vele se fossero una gigantesca pattumiera. Così ai bambini è negata anche la possibilità di giocare per strada.
Carla, madre di un bambino piccolo, vive in questa situazione da tanto, troppo tempo. “Tenere aperte le finestre è impossibile, soprattutto d’estate, perché sale una puzza tremenda. E poi erba che cresce ovunque a dismisura, problemi di umidità, muffa e funghi che ci costringono a ritinteggiare le pareti ogni due anni”.
L’ultima bonifica risalirebbe a qualche anno fa. Da allora, dalle istituzioni è arrivato solo il silenzio. Oggi i cittadini sperano vivamente che le istituzioni possano fare qualcosa per poter risolvere questo problema, perché, dice Carla, “se si vuole migliorare la situazione bisogna partire dalla base. Io sono felice di vivere a Scampia, sto bene dove sto e non voglio andarmene in un altro posto. Vorrei soltanto poterci vivere in maniera decente”.
14 febbraio 2014