Il Napoli sbarca a Roma per approdare stavolta non allo Stadio Olimpico, ma in uno studio televisivo, quello del programma C’è posta per te, people show arrivato alla sedicesima edizione con un grande riscontro da parte del pubblico di Canale 5, presieduto dalla conduttrice di punta della rete Mediaset, Maria De Filippi.
Si apre così la puntata del 15 Febbraio, con l’invito ” sorpresa ” di una rappresentanza della squadra del Napoli: Gli attaccanti Gonzalo Higuain e Lorenzo Insigne accompagnati dall’allenatore Rafael Benitez.
Gli azzurri dovranno disputare “una partita” non meno emozionante di quelle che siamo abituati a vedere solitamente. Chi segue con affetto il programma, che da anni il sabato sera tiene compagnia a milioni di italiani, è a conoscenza del fatto di doversi munire di fazzoletti per far fronte all’emozione derivante dal racconto delle storie che si susseguono durante la puntata. Storie di vite difficili, storie di speranza, storie d’amore.
Come se la caveranno i nostri campioni?
La padrona di casa presenta Higuain, Insigne e Benitez con un filmato, dove appaiono delle scene che ritraggono le migliori gesta dei protagonisti di questa sorpresa e frasi molto significative sulla Napoli squadra, Napoli città, ma soprattutto Napoli gente.
Una frase su tutte: ” Il Napoli non è una squadra di calcio, ma lo stato d’animo di una città “.
Niente di più vero. Solo un napoletano può comprendere appieno le motivazioni che si celano dietro alla mitizzazione, con conseguente venerazione, della squadra e dei calciatori del Napoli, verso i quali i tifosi nutrono non solo grande stima e rispetto, ma soprattutto grande affetto, spesso spropositato. Il calore di questo popolo che è tutto cuore li investe totalmente.
Il senso di questa fede calcistica così forte, a volte esasperata, ha radici più profonde di quello che può sembrare. Tutto ha inizio con l’arrivo dall’Argentina di Diego Armando Maradona al Napoli, nel 1984. Maradona diventa ben presto un idolo, una sorta di Messia venuto a liberare il popolo napoletano dalla miseria, dalla tristezza, ma soprattutto dall’abbandono. Tramite Maradona la città di Napoli diventa famosa in tutto il mondo, il binomio Maradona-Napoli era inevitabile. I napoletani erano fieri, felici. Il Pibe de oro aveva dato al Napoli il primo scudetto, fama e onore. La squadra del Napoli era per i napoletani un’evasione dalla realtà e dai problemi, era la speranza, il bene più prezioso.
Tutt’ora è così, non è cambiato nulla. Tra i giovani di oggi echeggia ancora il nome e il mito di Maradona, si risente dell’influenza del Napoli in ogni cosa, dai gadget più disparati alle prelibatezze culinarie (gelati e pizze con i nomi dei calciatori del Napoli). Il Napoli è motivo d’orgoglio per il popolo partenopeo.
La protagonista della prima “storia-sorpresa” della puntata è una classica famiglia napoletana. A scrivere è una donna che a causa di un brutto male ha da pochi mesi perso il marito, compagno di vita da quarant’anni, e si ritrova a dover essere madre e padre di tre figli in un sol colpo per far fronte a tutte le difficoltà che vi possono essere in una società come quella che attualmente viviamo, dove il lavoro scarseggia e i soldi non bastano mai.
A farsi carico di tutte le problematiche della famiglia, economiche soprattutto, è il secondogenito Enzo, nuovo punto di riferimento della famiglia e vero protagonista della storia. Enzo deve risanare i debiti con negozi e finanziarie che il padre non ha potuto estinguere, provvedere al sostentamento della famiglia, proteggere la nipote figlia della sorella maggiore reduce dalla separazione, e garantire al fratello minore di poter continuare gli studi universitari. Enzo è un grande tifoso del Napoli, passione che condivideva con il padre, ed è per questo motivo che Higuain, Insigne e Benitez gli faranno una sorpresa.
Il primo ad incontrare Enzo è Benitez, con in dono un pallone firmato, il ragazzo è visibilmente emozionato e molto felice. I due si scambiano gesti e parole simpatiche e affettuose. ” Sei un grande, Mister! ” non fa che ripetere il ragazzo. Poi è la volta di Higuain che scende le scale con un grande borsone contenente altri gadget del Napoli. Quando la gioia del ragazzo sembra ormai incontenibile, ecco apparire Insigne, che fa un dono personale al ragazzo accompagnato da un grosso barattolo di Nutella, alla quale vista la De Filippi rivolgendosi al ragazzo aggiunge: ” Quel cioccolato da spalmare è un po’ particolare, non è solo da mangiare “.
Una storia toccante dove a farla da protagonista sono sempre i sentimenti e i valori più forti e importanti, come la famiglia. Il ragazzo apre la busta e tutta la famiglia è riunita in un lungo abbraccio.
Il Napoli sarà protagonista della partita contro il Sassuolo. Ha conquistato la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina dopo aver battuto la Roma rimontando lo svantaggio dell’andata. E’ la seconda finale di Coppa Italia in tre anni per il Napoli.Che il Napoli possa trovare, dietro alla sua di busta, una bella Coppa!