Ztl del Mare, i varchi sono “illegali”. Il Tar contro la rivoluzione della viabilità partenopea

Accolto il ricorso presentato da un'associazione a tutela di cittadini e commercianti. Dal 16 giugno i varchi non potranno essere riaccesi: la Ztl del Mare non è legittima

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Illegittimi i blocchi di via Acton e piazza Sannazaro. Dal 16 giugno, data prevista per l’accensione, i varchi non potranno essere riattivati. La città insomma dovrà dire addio a una parte della Ztl del Mare. A deciderlo è il Tar, che oggi ha accolto il ricorso presentato dall’Alpi (Associazione Lotta alle Piccole Illegalità) e sottoscritto da numerosi commercianti della zona.

Illegittimi anche i contrassegni a pagamento per l’accesso alla Ztl.

Inoltre il Tar si scaglia contro la tariffazione degli accessi all’area a traffico limitato: pagare un “pedaggio” per entrare nella Ztl infatti è illegittimo se non supportato da un piano urbano del traffico, o comunque “consentito soltanto in via sperimentale”.

Il Comune potrebbe presentare ricorso.

Insomma, dal 16 giugno niente più varchi attivi né permessi per accedere alla Ztl nella zona marittima di Napoli. I cittadini hanno fatto la loro mossa, il Tar ha espresso la sua sentenza (la prima contraria alla Ztl del Mare). Ora bisogna vedere cosa farà il Comune: c’è infatti la possibilità di fare ricorso al Consiglio di Stato.

Risarcimenti in vista.

Anche perché, se la sentenza dovesse restare invariata, il Comune potrebbe trovarsi sommerso da richieste di risarcimento da parte dei cittadini che in questi mesi hanno versato il contributo necessario all’acquisto del contrassegno per accdere alla Ztl del Mare. E perché no, anche da parte dei commercianti che, a causa del ridotto afflusso di utenti, hanno subito notevoli danni economici. E, visti gli accesi dibattiti che hanno caratterizzato la contestata politica delle Ztl, non c’è dubbio che le richieste di risarcimento fioccheranno.