Lorenzo Borgogni, Stefano Carlini, Vincenzo Angeloni e Luigi Malavisi. Sono questi i 4 arrestati nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli sul Sistri. Dirigenti di Finmeccanica i primi due, imprenditori romani gli ultimi due, i 4 sono stati arrestati in seguito alle dichiarazioni dei fratelli Stornelli, che avrebbero rivelato nuovi inquietanti dettagli sulle procedure di affidamento, progettazione e realizzazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti Sistri, un progetto mai diventato completamente operativo.
Fondi neri per pagare tangenti
Le accuse contestate sono di associazione per delinquere e corruzione. Attraverso un complesso sistema di false fatturazioni tra la Selex Management spa – di cui Carlini era direttore operativo – e le società affidatarie compiacenti, si sarebbero creati degli ingenti fondi neri, da destinare al pagamento di tangenti destinate ai vertici dell’azienda. Tutto ciò anche tramite l’apertura di conti e società “di facciata” nei paradisi fiscali.
Il ruolo dell’imprenditore Angeloni
In questa organizzazione Angeloni rappresentava il braccio di Finmeccanica, l’esattore che si recava a prelevare il denaro per consegnarlo ai vertici del gruppo industriale; perquisizioni sono in corso anche a carico dell’ex presidente di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini.
Una tangente da 4 mln
Alla luce è venuto anche un episodio di corruzione per 4 mln di euro, consegnati in contanti direttamente negli uffici di Finmeccanica, all’interno di due borsoni.