Follia ultrà, dopo la rissa il Giugliano si ritira dal campionato

La dolorosa scelta del presidente del Giugliano. Pena sospesa ai 5 arrestati, nemmeno un giorno di carcere per loro

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“Ritiro la squadra dal campionato. Lo faccio per una questione di etica sportiva, per rispetto di me stesso, dei miei collaboratori e dei colori del Giugliano. Sono stato tradito da una parte della tifoseria”.

Il Giugliano non parteciperà allo scorcio di questo campionato di Eccellenza. A ufficializzare la controversa decisione è stato Salvatore Sestile, presidente del Giugliano, che, ancora sconvolto dopo la maxi-rissa che domenica scorsa ha infiammato lo stadio Vallefuoco di Mugnano, scrivendo una pagina nera del calcio napoletano, ha commentato così: “Non me la sento di proseguire in queste ultime giornate di campionato, ci fermiamo qua”.

Pena sospesa ai 5 ultrà arrestati

Almeno una ventina i tifosi del Giugliano che hanno scatenato la rissa, scavalcando le barricate dopo un gesto volgare indirizzatogli da un giocatore della Virtus e scaricando la propria rabbia alla cieca su giocatori, dirigenti e tecnici. Di tutti i coinvolti, 5 sono stati arrestati – due dai carabinieri ieri, tre dalla polizia l’altro ieri – e oggi sono stati processati per direttissima dal tribunale di Aversa. Salvatore Ronco, Ferruccio Pezzurro e Luca Riccio, tutti già noti alle forze dell’ordine, hanno ricevuto una condanna a 10 mesi, Giovanni Dell’Aquila e Carmine Sabella a “soli” 8 mesi. Tutti e cinque però hanno avuto la sospensione della pena. Quindi niente carcere per loro.