Finalmente una speranza di resurrezione per Napoli Est. Dopo una fase di valutazione delle offerte per l’affidamento dei lavori di via Ferraris, via Brecce a Sant’Erasmo, via Gianturco e via Nuova delle Brecce è finalmente partito il progetto di riqualificazione urbana area portuale Napoli Est. I lavori saranno affidati all’impresa Iter Gestione e Appalti Spa con il ruolo di capogruppo e ad altre numerose aziende che collaboreranno al progetto. L’apertura dei cantieri è prevista verso la fine del 2014 e termineranno non prima della fine del 2015.
Progetto ambizioso
L’assessore regionale Edoardo Cosenza e l’assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici del comune di Napoli Mario Calabrese hanno annunciato l’aggiudicazione dei lavori relativi al progetto di Riqualificazione dell’area urbana di Napoli Est, un progetto ambizioso del valore di 206 milioni e 884 mila euro. Il lotto aggiudicato è da 15,5 milioni di euro e interesserà la riqualificazione dei seguenti assi stradali: via Galileo Ferraris, nel tratto compreso tra via Benedetto Brin e via Ferrante Imparato, via Brecce a Sant’Erasmo, via Emanuele Gianturco, nel tratto compreso tra via Galileo Ferraris e via Taddeo da Sessa, via Nuova delle Brecce, nel tratto a est di via delle Industrie. E’ sicuramente un progetto importante che non si limita alla riconfigurazione e alla riorganizzazione delle varie componenti delle strade, ma gli interventi interesseranno anche la rifunzionalizzazione del sottostante sistema fognario e dell’impianto di pubblica illuminazione. Il progetto, finanziato da fondi Por, comporterà una valorizzazione, non solo funzionale, delle strade ma anche una più armonica e ordinata rielaborazione delle diverse componenti per la mobilità.
Le motivazioni
Il progetto rientra a pieno titolo negli indirizzi programmatici dell’amministrazione comunale riguardo alla mobilità, ai trasporti, all’urbanistica, volti a perseguire la riduzione del trasporto privato a favore di quello pubblico, con graduale riduzione dell’inquinamento atmosferico e ambientale. Un altro fondamentale obiettivo è quello di porre un freno alle condizioni di degrado e di marginalizzazione in cui versano diverse zone di Napoli dell’area orientale, al fine di perseguire un aumento della qualità della vita, condizione senza la quale non è possibile uno sviluppo economico della città. Non è da sottovalutare, inoltre, che gli interventi pianificati vanno ad inserirsi in un insieme sistematico di iniziative pubbliche e private già in corso. La zona orientale per motivi storici e geografici è diventata nel tempo una periferia urbana industriale connotata da un degrado diffuso, aggravato dalla mancanza di relazioni tra le varie parti dell’area e con il resto della città. Un primo segno della rinascita, assicurano le istituzioni, sarà dato dalla regolarizzazione delle carreggiate stradali, la messa a norma dei marciapiedi, l’introduzione di percorsi ciclo-pedonali.