Compravendita Ruesch, 5 arresti. C’è anche il nipote di Previti

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La procura distrettuale antimafia di Napoli ha disposto gli arresti di 5 persone nell’ambito dell’inchiesta sulle procedure della compravendita, tentata ma mai andata in porto, della clinica Ruesch, una nota casa di cura di Napoli. Tra gli arrestati Umberto Flesca Previti, nipote di Cesare Previti, Dino De Megni, padre del piccolo Augusto, il bambino rapito alcuni anni fa, che in seguito alla vicenda divenne un personaggio televisivo, arrivando a vincere la sesta edizione del Grande Fratello, e Leonardo Covarelli, ex presidente del Pisa Calcio.

Il capitale illecito, derivante da una bancarotta fraudolenta, era stato accumulato su conti esteri

I reati contestati sono riciclaggio e reimpiego di denaro proveniente da illeciti, intestazione fittizia di valori, falso in bilancio, formazione fittizia di capitale, con l’aggravante della transnazionalità, perché gli indagati avrebbero usato i conti di società con sede all’estero, in Austria Germania e Gran Bretagna, per accumulare il denaro illecito, derivante dalla bancarotta fraudolenta della San Pio s.a.s., società del settore alberghiero, prima di trasferirlo in Italia e tentare l’acquisto della clinica Ruesch. 

Sequestrati beni immobili per 9 mln di euro

Le indagini sono state svolte dalla Guardia di Finanza in seguito alla notizia della compravendita illegale della clinica, bloccata perché i capitali destinati all’acquisto erano stati identificati come soldi riciclati. I finanzieri, coordinati dal procuratore aggiunto di Napoli Giuseppe Borrelli e dal sostituto Giovanni Conzo, hanno anche eseguito un sequestro di beni di 9 mln di euro nei confronti di sei indagati. Tra i beni sequestrati ville e immobili anche di valore storico, ubicati nelle città di Bologna, Pisa, Perugia e Roma, e svariati terreni nella provincia di Cosenza.