Napoletani alla riscossa

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Napoletani alla riscossa

Più compostaggio e meno rifiuti.

di Diego Scarpitti

I Napoletani, loro malgrado, hanno conosciuto e toccato con mano una spaventosa crisi dei rifiuti. Per migliorare la situazione, rilanciare la città, avviare una raccolta differenziata degna di tale nome, avanza in modo silenzioso una soluzione a costo zero: il compostaggio. Una pratica già diffusa in altri paesi, in grado di aiutare concretamente l’ambiente e risollevare le già indebitate casse comunali. Incentivare il compostaggio è un’alternativa valida, oltrechè necessaria, per ridurre altresì materiali inquinanti e limitare sensibilmente gli onerosi costi della tassa dei rifiuti.

Se al centro-nord il compostaggio risulta vincente e diffuso, a Napoli pochi lo conoscono e lo praticano. Manca certamente un’informazione adeguata e indicazioni sul da farsi. Così come appare carente una politica dell’ambiente, volta non solo a salvaguardare le bellezze del creato, ma a rendere il medesimo fruibile e vivibile in modo dignitoso. Il porta a porta non va tralasciato o confinato nell’ombra.

Il progetto pilota avviato al Corso Vittorio Emanuele non può rimanere isolato. I protagonisti devono essere i napoletani tutti, chiamati alla riscossa civica, e non solo sparuti condomini, organizzatisi in modo autonomo. Le istituzioni sono chiamate in causa, predisponendo le dieci municipalità alla pratica virtuosa del compostaggio.

Si tratta di un modello semplice ed utile da adottare. Senza se e senza ma. Per fare di Napoli un grande ed unico condominio. Passando dal compostaggio domestico a quello collettivo. Ci riusciranno i Napoletani?

 

Napoletani alla riscossaUn’esperienza Innovativa di compostaggio altera parte delle Nazioni Unite da condominio di C.so Vittorio Emanuele.I napoletani incivili e strafottenti Silla Emergenza Crisi?Se la compensare cosi ‘, beccatevi questa!