Per i clan non esistono festività e pause: anche di sabato santo procedono imperterriti nella strategia della violenza, con due uomini uccisi in un circolo ricreativo a Secondigliano.
La sparatoria è avvenuta in una zona che una volta era la roccaforte dei Di Lauro, protagonisti di una terribile guerra negli anni scorsi con gli scissionisti. I due uomini sono stati infatti freddati a pochi metri dalla storica abitazione del superboss Paolo Di Lauro.
La guerra tra clan per il controllo della droga
Sin dall’inizio dell’anno i numerosi cadaveri carbonizzati a nord di Napoli segnalavano tragicamente l’inizio delle ostilità. La posta in palio è il controllo delle attività illecite e, soprattutto, del traffico di droga. In guerra sono i vecchi capi ed i giovani emergenti, sanguinari come e peggio della generazione camorristica precedente. La faida di Scampia scoppiò per gli stessi motivi. Le forze dell’ordine indagano e mantengono elevatissimo il livello di attenzione su tutta la zona del napoletano.