Il progetto Cittadini Campani per un piano alternativo dei rifiuti, operativo già da tempo in Campania, racchiude le numerose associazioni e comitati che in modo diretto e determinato hanno affrontato ed affrontano quotidianamente il problema dei rifiuti, cercando e vagliando validi e risolutivi progetti che abbiano come presupposto primario la salute del cittadino.
Dopo le ultime dichiarazioni del Presidente Caldoro si è deciso di istituire un presidio alla Regione. Domani, Giovedì 30 Giugno 2011, alle ore 10.30, il presidio alla sede della Regione in Via S.Lucia per affermare che i Cittadini Campani sono stanchi di vivere con i rifiuti in strada e rivendicano soluzioni alternative agli inceneritori ed alle discariche. Per denunciare le istituzioni, Regione in primis, che non hanno fatto niente per ridurre i rifiuti a monte e che con i loro piani continuano a boicottare la raccolta differenziata porta a porta finalizzata al recupero/riciclo dei materiali per difendere gli interessi delle grandi lobbies e delle ecomafie. Nel giorno in cui in governo si discute il decreto rifiuti su Napoli vogliamo anche denunciare che la Regione non ha bisogno di alcun decreto per portare i rifiuti fuori Regione o anche all’estero, ma solo di volontà politica, come del resto ha fatto in questi anni. Ma soprattutto non vogliamo che si decreti una nuova emergenza e l’apertura di nuove discariche. Facciamo appello a tutti i comitati, alle comunità, a tutti coloro che si battono per un piano alternativo, virtuoso ed ecocompatibile di gestione dei rifiuti ad essere presenti per continuare unitamente la battaglia in difesa della salute e dell’ambiente a partire dall’attivazione immediata della differenziata porta a porta a Napoli e nell’intera Regione.
COMUNICATO STAMPA – 29 GIUGNO 2011
CITTADINI CAMPANI PER UN PIANO ALTERNATIVO DEI RIFIUTI
SIAMO NOI CHE NON CI STIAMO !
Ad un anno e 3 mesi dal suo insediamento, il governatore Caldoro trova conveniente approfittare della voce grossa della Lega Nord per vestire i panni della vittima e nascondere la propria inefficienza.
Siamo noi Cittadini Campani che non ci stiamo a sentire scuse inaccettabili per giustificare inadempienze e ipocrisie:
• Nulla è stato fatto per uscire dall’emergenza avviando soluzioni come la raccolta differenziata ed ottenere in questo modo l’approvazione dell’Unione Europea insieme ai fondi attualmente bloccati. Milioni di € sacrificati per puntare ancora sulla scellerata politica di discariche ed inceneritori, giustamente osteggiata dalle popolazioni in lotta. Una scelta contraria alle direttive comunitarie, che impongono di investire prioritariamente nel riciclo della materia, e che costerà al’Italia sanzioni salatissime.
• Nulla è stato fatto per incentivare le buone pratiche di riduzione a monte dei rifiuti, per introdurre premialità e disincentivi indispensabili alla diminuzione complessiva del flusso giornaliero dei rifiuti in Campania.
• Nulla è stato fatto per avviare la costruzione di impianti di compostaggio per la separazione del rifiuto umido dal secco e per l’abbattimento degli ingenti costi di trasporto della frazione umida fuori regione.
• Nulla è stato fatto per favorire la realizzazione di impianti per il trattamento meccanico manuale del rifiuto indifferenziato che garantisce il riciclo di materiali ulteriormente recuperabili.
Le discutibili incomprensioni tra governo e regione non giustificano l’inoperosità del governatore trincerato, intanto, dietro risultati di cui farebbe meglio a non andare fiero.
Siamo, piuttosto, noi Cittadini di questa regione che non ci stiamo a tollerare ulteriori menzogne.
• Sua è la responsabilità per la gravissima proroga all’ordinanza regionale che acconsente lo sversamento in Campania dei rifiuti industriali provenienti da tutta Italia. Una decisione scellerata che favorisce enormi interessi malavitosi generando un traffico di rifiuti speciali incontrollato e che favorisce il tragico avvelenamento delle nostre terre.
• Sua è la responsabilità per il bando dell’inceneritore di Napoli Est, una risposta del tutto inadeguata all’emergenza rifiuti perchè di fatto boicotterebbe ancora una volta l’estensione della raccolta differenziata e del recupero di materia rivendicato dai cittadini di Napoli e della Campania, richiederebbe l’impossibile attesa di 4 anni, l’incredibile importo di circa 500 milioni di € e che, per il suo carico inquinante, colpirebbe senza remore un territorio già devastato.
Di fronte a risultati così mediocri, i Cittadini Campani per un Piano Alternativo dei Rifiuti – oltre a rifiutare qualsiasi provvedimento che, aprendo o ampliando nuove o vecchie discariche, reintroduca l’emergenza – sono a ricordare al governatore che non è necessario attendere alcun decreto ministeriale per esercitare un potere che è già nelle sue competenze e che gli da la facoltà di esportare i nostri rifiuti verso qualsiasi regione Italiana o nazione estera consenziente.
Soluzione che, a questo punto, caldeggiamo nella speranza che:
• sia rispettato il principio che i nostri rifiuti non siano causa di inquinamento di altri territori.
• i nostri rifiuti trovino, almeno nei luoghi di destinazione, quel recupero dei materiali volutamente osteggiato in Campania.
• il periodo di tempo di questo aiuto esterno sia sfruttato, una volta per tutte, per la realizzazione di impianti di compostaggio e TMM necessari al superamento di questa eterna emergenza.
Al governatore Caldoro suggeriamo, infine, di “starci” mettendo il resto del proprio mandato finalmente al servizio dei suoi Cittadini e prendendo le dovute distanze dai ricatti della politica e da vistosi interessi di parte della lobby inceneritorista e delle ecomafie che in questi anni, la classe politica in maniera trasversale ha consapevolmente avallato.
PROGETTOCITTADINICAMPANI per un piano alternativo dei rifiuti
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