Scritte contro il tifoso azzurro Ciro Esposito, la Curva Sud difende De Santis

Roma, striscioni per De Santis e scritte contro Ciro

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Ieri in Roma-Juventus, partita finita 0-1 e inutile ai fini della classifica, si sono manifestati i postumi dei fatti dell’Olimpico che hanno visto coinvolto l’ultrà giallorosso Daniele De Santis e il tifoso del Napoli Ciro Esposito, contro il quale nella Capitale sono state trovate diverse scritte sui muri della città.

Una grande stagione della Roma, non onorata da tutti

All’Olimpico striscioni per l’ultrà Daniele De Santis, coinvolto nei fatti avvenuti prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli. In città poi, le forze dell’ordine hanno trovato scritte contro il tifoso del Napoli ricoverato al Gemelli. Il presidente della Roma, James Pallotta ieri ha commentato così: “Alcuni tifosi non hanno onorato la stagione”

 Gli striscioni incriminati

“Forza Daniele!  e “Daje Danié!“: questi gli striscioni apparsi durante Roma Juventus, mostrati rispettivamente in Curva Sud, tana dei lupi giallorossi e in Curva Nord, base laziale.  Nel primo tempo della gara contro la Juventus, poi, i tifosi giallorossi non hanno tifato per protesta, ma hanno intonato i soliti cori anti-napoletani (“O Vesuvio lavali col fuoco” e “Odio Napoli“) rivolgendosi poi aspramente anche contro le forze dell’ordine, ree al momento di tenere in stato di fermo “Gastone”.

Sui muri minacce di morte

Alcune scritte a sostegno di Daniele De Santis, il tifoso romanista accusato del tentato omicidio di tre tifosi napoletani, erano state fatte già in mattinata a Roma. In via Ettore Rolli, nella zona di Porta Portese, sui muri di alcuni palazzi presenti poi anche scritte anche contro Ciro Esposito, il supporter partenopeo ricoverato in gravi condizioni al Policlinico Gemelli. Daniele libero“,Roma difende Roma” e il deplorevoleCiro boom!, i messaggi accompagnati dal simbolo della croce celtica.  Le minacce hanno messo paura alla famiglia di Ciro, e i legali ora chiedono una maggiore tutela per l’incolumità del ragazzo, ancora in ospedale in condizioni critiche.