Un tatuaggio parla della personalità di chi lo porta, commemora un avvenimento, racconta una storia. E in questo caso afferma l’appartenenza a un clan camorristico. È l’inquietante scoperta fatta dagli agenti della Dda di Napoli che oggi hanno arrestato 12 persone affiliate al clan Di Micco del quartiere Ponticelli.
Tatuaggi con il nome del boss: così gli affiliati davano prova di fedeltà al clan
Gli agenti hanno scoperto durante le perquisizioni che, per testimoniare la propria appartenenza al clan, molti affiliati si facevano tatuare la scritta “Bodo” sul corpo, accompagnata da altre frasi o immagini di pistola. Una parola non casuale: “Bodo” infatti è il soprannome del capoclan Marco Di Micco, attualmente agli arresti domiciliari. Facendosi tatuare il suo nome sulle più disparate parti del corpo e in forme e caratteri diversi, gli affiliati testimoniavano la loro “eterna” fedeltà al boss di Ponticelli.