“Noi non rinnegheremo mai un nostro fratello, giusto o sbagliato che sia”. Scriveva così la curva Sud il giorno dopo i funerali di Ciro Esposito e riferendosi a Daniele De Santis, l’ultrà romanista accusato dell’omicidio del giovane tifoso napoletano. Un comunicato ufficiale (LEGGI IL TESTO INTEGRALE) per affermare, nonostante il dolore per la morte di Ciro, la propria vicinanza al suo (presunto) assassino, un “fratello” che non si abbandona mai, “perché questo ci ha insegnato la vita, questo ci ha insegnato la strada”.
Una risposta piena di dignità da parte della famiglia di Ciro
Oggi a quella comunicazione ufficiale arriva al risposta di mamma Antonella Leardi e dello zio di Ciro, Enzo. Una famiglia dilaniata dal dolore che tuttavia non ha mai perso la dignità, e ancora una volta, con questa reazione, conferma il suo basso profilo, il no alla violenza e alla vendetta professato durante e dopo i 53 giorni di calvario che hanno infine portato alla morte di Ciro.
“Non possiamo cambiare al loro mentalità, ma decidano da che parte stare”
“Ho saputo del comunicato. Se hanno deciso di non prendere le distanze da De Santis, si vede che io non posso cambiare la loro mentalità, le loro dinamiche” ha affermato la madre di Ciro. “Noi accettiamo le condoglianze da tutti i tifosi in buona fede” le fa eco Enzo, lo zio del tifoso, “ma indicare un assassino come un fratello svuota di significato qualsiasi attestato di solidarietà. La massa del tifo romanista si faccia avanti e scelga in maniera netta da che parte stare”.