C’è almeno un comune “Riciclone” in ogni Regione – salvo la Valle d’Aosta: il primato nel Nord-Est, ma i comuni virtuosi aumentano anche al Centro Sud. Milano resta l’unica grande città a differenziare i rifiuti, attestandosi sul 50% di raccolta differenziata. 1328 comuni, quasi 8 milioni di italiani, hanno raggiunto l’eccellenza superando il 65% di raccolta differenziata dei rifiuti. 300 le realtà che riducono e riciclano il 90% dei rifiuti. Ma le grandi città stanno a guardare.
Ecco lo stato della raccolta differenziata in Campania
Sono questi i dati emersi dal rapporto annuale Legambiente sui “Comuni Ricicloni” per il 2014: 551 i comuni analizzati in Campania, sugli oltre 8mila comuni presi in esame in tutta Italia. Di questi, 61 sono risultati “ricicloni”, ovvero con un’alta percentuale di raccolta differenziata, che supera il 65%. La Campania si attesta quindi al 7° posto, anche se la percentuale totale di raccolta differenziata in Regione resta bassa: l’11,1% a fronte del 67% del Veneto, la regione più virtuosa.
I comuni virtuosi: uno è nella provincia di Napoli
Va male purtroppo nelle grandi città; meglio invece nei piccoli comuni. Al di sotto dei 10mila abitanti e per quanto riguarda la città capoluogo, in Campania trionfa Salerno, insieme alla sua provincia: è Tortorella, comune di 544 abitanti, a salire sul podio dei comuni più “ricicloni” in Campania, sottraendo per quest’anno il primato a Roccadaspide, altro comune tra i più virtuosi sempre nella provincia di Salerno. Ecco tutti i comuni ricicloni sotto i 10mila abitanti.
“Premio di consolazione” per la Provincia di Napoli, che con Monte di Procida (13mila abitanti) vince il primato per il comune campano che fa più raccolta differenziata. Ecco la classifica di tutti i comuni ricicloni in Campania sopra i 10mila abitanti.
La buona notizia è che i comuni che riciclano passano dal 15 al 20% al Sud Italia, anche se il primato continua a toccare al Nord: sono Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige le regioni con la più alta concentrazione di Comuni Ricicloni. La novità di quest’anno è che la classifica di Legambiente non è più suddivisa in macroaree, ma per Regioni. Perché “in tutte le regioni” spiegano da Legambiente “troviamo comuni meritevoli e cittadini partecipi e coscienziosi che sanno di poter ricevere il nostro attestato”. Un passo in avanti quindi per tutta Italia verso la buona cultura del riciclo e della differenziazione dei rifiuti.