La Seconda Municipalità di Napoli da per domani il via ai lavori per restituire il Campanile e il chiostro-giardino di Santa Chiara al suo antico splendore. 105 mila euro è l’investimento cardine che ha la finalità non solo di restituire un polmone verde ai partenopei, nel cuore del Centro storico e nel bel mezzo del Decumano maggiore, ma anche di equiparare questa chiesa-museo ai modelli fiorentini e pisani, dove dietro un piccolo costo di biglietto è garantito il “vitalizio” per la tutela e la salvaguardia dei monumenti stessi, fondi a garanzia dei restauri e delle cure future.
In un certo senso si lavorerà per rendere autonomi i monumenti, per rendere maggiorenni uno dei campanili e uno dei chiostri più belli d’Italia, i quali attualmente soffrono della disattenzione degli uomini e dell’incuria del tempo. La Soprintendenza e la Municipalità Avvocata-Montecalvario ha accolto le richieste della cittadinanza. Attualmente i lavori nel Chiostro prevedono la trasformazione dello stesso in un giardino botanico, attento a piantare essenze arboree storicamente autoctone e rinsaldare gli antichi pini marittimi, arricchito di panchine e giochi per i bambini.
Al centro dell’attenzione cittadina sarà anche il bando per la costruzione di una seconda scala di accesso alla torre campanaria, con cui dopo più di quarant’anni, e precisamente da maggio 2015, si potrà nuovamente accedere a uno dei panorami mozzafiato sulla capitale del Mezzogiorno.
L’Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti Italiani offrirà la sua collaborazione affinché l’intervento avvenga nel rispetto del pre-esistente e in virtù di un restauro attivo e innovativo.