Autori meridionali discriminati nei programmi di apprendimento

Verga e Pirandello sono gli unici autori meridionali insegnati nelle scuole

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Autori meridionali discriminati nei programmi di apprendimento ministeriali.

Finalmente qualcuno si è deciso di smuovere quel velo di mestizia che ricopre le coscienze parlamentari in merito ai programmi di apprendimento delle scuole italiane. Dopo 150 anni di storia unitaria vige ancora la sottile discriminazione nei confronti della letteratura meridionale e dei suoi autori, i quali senza soluzioni di continuità, ad eccezione fatta per Verga e Pirandello, rimangono categoricamente esclusi dai programmi ministeriali di apprendimento scolastico.

Contro questo cronico attentato alle radici storiche del Mezzogiorno il deputato del Movimento cinque stelle Luigi Gallo ha dichiarato di lavorare per “ripristinare la dignità degli autori del Mezzogiorno (…). Sui 17 autori inseriti nei programmi nazionali di apprendimento, solo 2 sono meridionali“. La letteratura meridionale non solo è discriminata ma boicottata in tutte le sedi di formazione scolastica e universitaria, in accordo all’ideologia risorgimentale e sabauda.

Attività in campo

Come uno dei tanti insegnati del Meridione e come membro della Commissione Cultura della Camera, il deputato Luigi Gallo sarà il testimonial dell’evento “Sud … Tutta un’altra storia” che si svolgerà il 7 novembre alle ore 17:30 presso il Carcere Borbonico di Avellino, attraverso il quale sarà resa pubblica la petizione, inaugurata la raccolta firme per presentare al MIUR la proposta per riequilibrare i programmi ministeriali d’istruzione e l’inizio della sottoscrizione della petizione della Comunità per lo sviluppo umano, la quale da anni lavora affinché avvenga la revisione dei libri di testo nel racconto dei fenomeni quali quello del brigantaggio, l’introduzione di una giornata della memoria per le stragi del Sud Italia, la richiesta di cambiare la toponomastica del Mezzogiorno in favore di autori meridionali.

Gli autori proposti 

All’evento parteciperanno oltre agli storici revisionisti e meridionalisti autori come Pino Aprile e Paolo Saggese, Direttore del Centro di Documentazione della Poesia del Sud. Tra gli autori proposti per il reintegro nei programmi si ricordano Gesualdo Bufalino, Elio Vittorini, Leonardo Sciascia, Domenico Rea, Salvatore Quasimodo, Matilde Serao, Anna Maria Ortese.
Per Gallo l’appello va esteso a tutti gli intellettuali meridionali affinché collaborino per una maggiore efficacia dell’iniziativa, infatti “anche i personaggi della cultura e dell’informazione del Paese” devono “farsi portavoce di questo appello per iniziare un percorso che ricostruisca quella frattura che esiste, anche, dal punto di vista storico e non solo con il Sud”. Dopo l’integrazione programmatica Gallo richiede, per non pesare troppo sulle spalle delle famiglie, “la pubblicazione di appendici separate ai testi” scolastici.