Napoli: Claudio De Magistris ha interferito nelle gare di appalto?

In base a 9 intercettazioni Claudio De Magistris interferì pesantemente nelle procedure delle gare di appalto per la World series dell'America's Cup . Da chiarire la posizione del sindaco di Napoli.

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Proseguono gli sviluppi delle due indagini inerenti alle interferenze da parte di Claudio De Magistris, fratello del sindaco di Napoli, sulle procedure per la realizzazione delle edizioni 2012 e 2013 della World Series di America’s Cup. Ricordiamo che a capo delle due indagini vi è Giovanni Colangelo della Procura di Napoli e i sostituti Graziella Arlomede e Marco Bottino, con il coordinamento dei sostituti Fausto Zuccarelli e Alfonso D’Avino. L’accusa è seguita in seguito alle perquisizioni dello studio di uno degli avvocati coinvolti nella prima indagine e alle intercettazioni telefoniche nei confronti di Hubler Mario, successore alla presidenza dell’Acn di Paolo Graziano.

Nella prima indagine, in base alla quale rischiano il processo l’ex presidente dell’Unione industriali napoletani Paolo Graziano, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il governatore della Campania Stefano Caldoro, l’ex presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, insieme ad altri 14 indagati, Claudi De Magistris non è indagato, ma nella seconda emergono gravi intromissioni nell’operato di Hubler.

In base alle dichiarazioni dei pm, successivamente all’analisi di 9 intercettazioni a carico di Hubler, “sono emerse pressioni agite da Claudio de Magistris, persona di fiducia del sindaco, che addirittura convoca presso il proprio ufficio il vincitore della gara avente ad oggetto l’organizzazione dell’evento, provocando il disappunto dell’Hubler“. Uno degli interlocutori di Hubler del 26 marzo 2013 alle ore 22.37 commentava il disappunto di Hubler riferendo che con alcuni collaboratori “hanno parlato con l’assistente di Claudio e quindi quella cosa sarebbe certa per giovedì alle quattro”.

Hubler risponde che:Claudio non esiste in questa vicenda. Loro devono conoscere solo Ferulano, cioè, non cominciassero a fare i contatti informali, perché per quanto mi riguarda, se no, diciamo che non la fanno la cosa….non ti mettere in mezzo, domani mattina me la vedo io questa cosa, secondo me, tieniti fuori completamente se ti posso dare un consiglio….”.

In un’altra intercettazione del 27 marzo 2013 alle 9.50, Hubler conversa con il portavoce di Acn per quanto riguarda le informazioni di cui sopra: “li ho appena conosciuti da Ferulano, c’è casino, perché si è messo in mezzo Claudio de Magistris, un bordello di pazzi, mo’ mando a fare in culo Claudio de Magistris. Mo’ che vieni ti racconto tutta quanta la vicenda”.

In una telefonata del 27 marzo 2013 alle 10:10 Hubler contatta il sindaco De Magistris rendendolo partecipe del suo disappunto; Hubler, con voce ferma, esclama: “stamattina viene questo coso e mi dice “a noi ci ha chiamato de Magistris la riunione non si fa più, si fa domani pomeriggio da lui alle 16”, cioè, non va bene, onestamente questa cosa non va bene, tra l’altro, che lo vengo a scoprire da questi signori (…); rischia poi di scoppiare il bordello, tra l’altro, di sovraesporti sulla vicenda”.

Nuovi scenari si aprono, ma in che misura è coinvolto il sindaco di Napoli?