Il Marchese Dispetti e la Costituzione: ecco il libro di Giovanni Calvino e Giovanni Parisi

Il pomeriggio del giorno della festa dell’Immacolata al Sottopalco Caffè Letterario OnTheRoad grandi e piccini ascoltano la storia della città di Collino, del suo Sindaco-Marchese e del suo nipotino, un marchesino dispettoso ma rispettoso della legalità.

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Il pomeriggio di festa e il traffico bloccato non riescono ad arrestare gli amanti dei libri. Di discreta affluenza, infatti, gode l’evento “in scena” al Sottopalco: 20 bimbi da zero a novantanove anni assistono alla presentazione del libro “Il marchese di Collino o dell’educazione civica”. Sotto la sapiente guida della giornalista Anna Copertino, giornalista della WebTV RoadTv, i due autori Giovanni Calvino e Giovanni Parisi descrivono la loro prima fatica letteraria.

Chi è il Marchese Dispetti?

Un architetto e un consigliere della 4°municipalità accordano le loro quattro mani per raccontare Collino, un paesino immaginario a cavallo tra Alpi e Appennini, nell’immediato secondo Dopoguerra.Un paesino che vede le vicende di un Sindaco filantropo e amante della Costituzione, Gustavo Maria Ripetti ex Marchese della cittadina montana e del suo nipotino Francesco Odoacre, un ragazzino di undici anni dispettoso e irriverente che, sostituendo il nonno gravemente ammalato, risolve tantissimi problemi dei suoi concittadini usando il suo buon senso civico.La loro storia si intreccia e si snoda con agilità inaspettata sull’arco dei primi dodici articoli della nostra Costituzione, un capitolo per articolo, ed è una fiaba sulla legalità, un’avventura che dimostra quanto la vita di tutti i giorni, anche di un paese piccolo e visibile solo su alcune rarissime cartine geografiche, possano avere riferimenti e continui ritorni a quei principi fondamentali di libertà ed uguaglianza.La storia del marchesino scansafatiche e del suo buonsenso di fanciullo è sapientemente raffigurata dall’arte di Tiziana Mastropasqua, che con le sue volute di colore ci presenta un posto magico, dove verosimile e magico si fondono in un’atmosfera onirica che volutamente contrasta con il solito “grigiore” dei testi scolastici sull’educazione civica, ormai solo un lontano retaggio della scuola italiana.Il testo subito genera dibattito tra gli astanti, soprattutto sui concetti di libertà, di integrazione, di diritto internazionale, dimostrando che anche un testo per bambini può essere foriero di riflessione da parte degli adulti, e altrettanto immediatamente mostra la sua natura quasi scenica, subito confermata da uno dei presenti, il noto attore napoletano Gennaro Silvestro, che in anteprima rivela di lavorare alla sua trasposizione teatrale.Alla fine dell’evento i due autori si sono concessi al microfono e, intervistati da Anna Copertino, spiegano il loro comune obiettivo, che è quello di avvicinare i bambini alla conoscenza della nostra Costituzione, la legge primaria della Repubblica Italiana, ed ai principi fondamentali di libertà e uguaglianza sanciti in essa, attraverso il canale della fantasia e della fiaba.“Il marchese di Collino o dell’educazione civica” è, dunque, un’occasione che può (e secondo il modesto parere di chi scrive deve)essere colta al volo dagli insegnanti e dagli educatori che, portando il testo nelle scuole, nelle ludoteche, possano rinfocolare la speranza che i bambini di oggi diventino gli adulti, più consapevoli, di domani.