Ieri una giovane donna Mary Jacob, una trentenne originaria dello Zimbawe e residente a Castel Volturno, è stata condannata a morte dalle guardie giurate a custodia degli edifici dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli che non le hanno permesso l’ingresso nella struttura. Dopo 5 ore dall’accaduto la donna è morta per infarto su una barella all’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta.
Mary Jacob muore d’infarto per l’omissione di soccorso dell’Ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli
Se cosi fosse, se tutto questo venisse confermato dalle indagini, sarebbe un evento gravissimo e a scapito non solo delle guardie giurate ma per l’istituzione medica nel nostro paese. Secondo i racconti degli amici e dei familiari di Mary Jacob, al sopraggiungere di dolori al torace, difficoltà respiratorie, parametri vitali scombussolati, la donna ha raggiunto gli edifici del presidio sanitario del Santa Maria delle Grazie, ma a riceverla non sono stati medici ed infermieri. Ad attenderla e a decidere sulla sua salute e la sua malattia sono state le guardie giurate.
A Pozzuoli a dirigere l’Ospedale non è il primario ma le guardie giurate, le quali vantano potere di vita e di morte sui pazienti
“Cacciata! Lei aveva bisogno solo di essere visitata!” così dichiara un giovane vicino alla donna deceduta. Di ritorno a casa dopo la brutta esperienza all’Ospedale di Pozzuoli, la donna rimane per tre ore sul proprio letto, ma i sintomi della sua sofferenza si aggravano, l’affanno esagera fino ad arrivare alle soglie della crisi respiratoria, il dolore toracico diviene lancinante, le sue condizioni generali difficili. Amici e parenti decidono di riportarla all’Ospedale, ma non dove sarebbe più consono per la più breve distanza, all’Ospedale Santa Maria delle Grazie, dove era stata rifiutata, ma al San Paolo di Fuorigrotta.
Sgomento e rabbia al San Paolo di Fuorigrotta e i medici ed infermieri si ribellano
Al primo sguardo i medici e gli infermieri capiscono che è gravissima e protendono per il codice rosso. Subito dopo il prelievo, un elettrocardiogramma e una flebo la donna entra in arresto cardiaco. Gli anestesisti provano ad esercitarle un massaggio cardiaco, poi seguitano con l’applicazione di un defibrillatore, ma le scariche elettriche non rianimano la pompa cardiaca.
Se curata all’Ospedale di Pozzuoli la donna sarebbe sopravvissuta
Mary è morta per una omissione di soccorso se l’autopsia e le indagini del procuratore lo confermassero. Probabilmente se il pregiudizio, la xenofobia e l’ignoranza di alcuni di guardia a un presidio sanitario non avessero trionfato sulle scienze mediche e sul corretto funzionamento di una struttura ospedaliera è probabile che una bellissima e giovane madre sarebbe ancora tra noi, per contribuire al consorzio umano.
“È una cosa ignobile, se fosse confermata“, esclamano gli operatori dell’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta. In aggiunta e in confidenza un medico dichiara che “non è la prima volta che al Santa Maria delle Grazie si verificano episodi di intolleranza verso gli extracomunitari. Questo è razzismo“. Un anestesista dice: “vogliamo l’autopsia e un’inchiesta. Bisogna sapere come è morta questa poverina che aveva anche un figlio nel suo Paese. Con un infarto, se preso in tempo, oggi si hanno molte possibilità di salvarsi“.