De Magistris contro le politiche antimeridionali del governo

De Magistris contro Renzi: governo antimeridionale, job act pacco natalizio per lavoratori. Il Sindaco di Napoli si scaglia contro il governo e difende il Sud dalle politiche di tagli del governo. Pesanti critiche anche al Job Act

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De Magistris contro le politiche antimeridionali del governo

Un De Magistris carico e agguerrito attacca frontalmente il governo Renzi e i decreti attuativi del famigerato Job Act. Il sindaco di Napoli era intento a rispondere alle domande dei cronisti a proposito del taglio del cofinanziamento nazionale ai fondi europei per la Campania, quando gli è stato chiesto un parere sulle politiche del governo e sul Job Act: “Nonostante al governo ci sia un sindaco che dovrebbe avere a cuore i territori, stiamo subendo tagli al Sud da tutte le parti. Noi saremo sempre contro le politiche di governo antimeridionali. Ma il meridione è fatto di persone che lavorano e si sacrificano tutti giorni con grande dignità. Dimostreremo a questo governo che il Sud ha la voglia di reagire e di riscattarsi: la nostra gente sa soffrire, ma sa anche organizzare la propria rinascita: il Sud sarà la vera forza trainante del Paese. Faremo capire al Presidente del Consiglio – ha continuato De Magistris – che tutti i pregiudizi che ha su Napoli e sul Meridione sono infondati e che l’Italia riparte da Sud”.

Tuoni e saette anche contro il Job Act

De Magistris non ha risparmiato nemmeno il Job Act e i relativi decreti attuativi: “Da un governo che si dice di sinistra i lavoratori hanno ricevuto un bel pacco di Natale, si sgretolano diritti e non si crea lavoro“.  Continua dunque la guerra a distanza tra il Premier ed il Sindaco di Napoli, che non si sono mai piaciuti, ma che sono entrati irrimediabilmente e accanitamente in rotta di collisione dopo che il governo ha varato il Decreto Sblocca Italia che di fatto sottrae al Comune di Napoli la gestione della bonifica e della rivalorizzazione dell’area occidentale di Napoli (ex Italsider) per affidarla ad un commissario non ancora nominato dal Governo. Contro tale provvedimento il Comune ha già presentato ricorso al Consiglio di Stato.