Il giardino comunale di largo Proprio d’Araniello diventa un “cinema” privato per vedere le partite del Napoli

Lo strano caso del giardino comunale di largo Proprio d'Araniello, che dovrebbe essere pubblico e invece è appannaggio di pochi, privati e tifosi del Napoli

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Il largo Proprio d’Araniello, tra via Atri e via Tribunali, è un giardino comunale come ce ne sono tanti altri in città. Ma qui non ci sono bambini che corrono e giocano nel verde, né tantomeno mamme che spingono passeggini, e neppure anziani alla ricerca di una boccata d’aria buona. Non ci sono non perché, come purtroppo spesso accade, il giardino in questione sia abbandonato all’incuria (anzi): il motivo è molto più grave. Il motivo è che il giardino comunale di largo Proprio d’Araniello è chiuso da cancelli. E le chiavi per aprirli sono in possesso di pochi.

Il giardino comunale di largo Proprio d’Araniello diventa un “locale” privato

È l’ennesimo caso di abuso e di appropriazione indebita di un bene pubblico, che si consuma stavolta nel cuore del centro antico di Napoli. Lo spazio, di proprietà del Comune di Napoli, dovrebbe essere aperto alla cittadinanza, invece è perennemente chiuso a chiave. Tranne in alcune occasioni ben precise, quando chi possiede le famigerate chiavi decide di usarle per accedere allo spazio e organizzare eventi privati. Proiezioni delle partite del Napoli, soprattutto. Ma non solo. D’estate, il giardino di largo Proprio d’Araniello si trasforma anche in un “locale” all’aperto, luogo in cui organizzare feste private, braciate, serate danzanti che vanno avanti talvolta anche fino a notte fonda, disturbando la pubblica quiete degli abitanti della zona. Che, oltre al danno di non poter usufruire di uno spazio pubblico, si trovano a dover sopportare anche la beffa di essere disturbati dagli schiamazzi notturni dei pochi privilegiati che hanno accesso al giardino.

Non solo partite del Napoli, anche feste private e schiamazzi fino a notte fonda

Una situazione che va avanti da tempo, parecchi mesi, senza che le istituzioni pubbliche riescano a punire l’abuso e a liberare il giardino. Avevo affidato il giardino all’architetto Lello Iovine perché lo valorizzasse” spiega a Repubblica.it Armando Coppola, presidente della IV Municipalità, San Lorenzo Vicaria. “Poi, visto che le cose procedevano a rilento ho incaricato un gruppo di residenti storici del quartiere, gente qualificata come Bona Mustilli. Purtroppo loro non sono riusciti mai a entrare in possesso di quel giardino. Gente sconosciuta è entrata in possesso delle chiavi, entra ed esce come vuole, senza consentire l’accesso al pubblico”.

Giardino comunale di largo Proprio d’Araniello: un caso di appropriazione indebita e illegale

“Così” scrive Tiziana Cozzi di Repubblica, “quella piccola oasi nel cuore del centro storico è diventata cinema all’aperto per vedere le partite del Napoli”. Eventi a cui, pare, abbia talvolta partecipato anche il famoso ultrà Genny ‘a Carogna. I cittadini si rivolgono alla IV Municipalità per ottenere il recupero di un bene pubblico; la Municipalità non sa che pesci prendere, e chiede l’intervento della Polizia Municipale. Ma la Polizia Municipale latita a sua volta, anche se, come riferisce sempre Repubblica.it, l’unità operativa di san Lorenzo ha effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo della zona. Quando e se questo sopralluogo darà risultati, resta tuttavia, ancora un’incognita.