Mentre il sindaco di Napoli Luigi De Magistris discute sulla possibilità di un impianto di compostaggio a Scampia e a Giugliano il Comune ha dato avvio alla bonifica e alla riqualificazione di cinque aree tra cui via Prolungamento Carrafiello Nord, di via Prolungamento Gianfelice, di Masseria del Pozzo, di Strada Vicinale Viaticali e di Madonna del Pantano (grazie a 1 milione e 787 mila euro di fondi stanziati a dicembre dal governatore della Regione Campania Stefano Caldoro), è arrivata finalmente la condanna dei fratelli Pellini per “Disastro ambientale”.
I fratelli Pellini sono stati condannati a 7 anni per “Disastro ambientale” e “Traffico illecito di rifiuti”
I Pellini, i tre imprenditori perseguiti per aver per anni smaltito illegalmente tonnellate di rifiuti tossici nelle campagne di Acerra, Giugliano, Qualiano e del Casertano, sono stati condannati a scontare 7 anni di reclusione. La Corte di appello di Napoli ha eseguito a sfavore dei Pellini la condanna per la seconda volta, dopo l’assoluzione in primo grado. La IV sezione penale ha poi riconosciuto la responsabilità di “Disastro ambientale aggravato” per Salvatore, Giovanni e Cuono Pellini, oltre quella di “Traffico illecito di rifiuti” e la prescritta Associazione a delinquere semplice.
Assolti i carabinieri Vincenzo Addonisio e Giuseppe Curcio insieme agli altri 3 accusati
Nulla di fatto, invece, per Giuseppe Buttone, Vincenzo Lubrano Lobianco, Fulvio Isè e i militari dell’Arma dei carabinieri Giuseppe Curcio e Vincenzo Addonisio, nei confronti dei quali tutte le accuse sono decadute, in quanto è stato dichiarato il non luogo a procedere perché i reati contestati non sussistono.