Prestiti: guida alla cessione del quinto

Tra i prestiti che si possono richiedere alle banche c’è la cessione del quinto dello stipendio. Dedicata a dipendenti e pensionati: ecco come funziona

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Prestiti: guida alla cessione del quinto

I prestiti sono degli strumenti finanziari a cui si può ricorrere nel momento in cui manca la liquidità necessaria ad affrontare delle spese, che siano impreviste, improvvise e straordinarie, ma anche, in alcuni casi, ordinarie. Quando si ha la necessità di fare una richiesta di finanziamento è bene mettere IBL Banca e i suoi prestiti a confronto con quelli di Agos, Findomestic, Fiditalia e degli altri istituti presenti sul mercato, per farsi un’idea chiara delle condizioni che possono essere richieste.

A chi è rivolta

Nel caso in cui coloro che devono inoltrare la domanda siano lavoratori dipendenti pubblici o privati, oppure pensionati, è possibile optare per la cessione del quinto dello stipendio, una modalità di finanziamento alternativa ai tradizionali prestiti personali prevista dal D.P.R. 180/50, che spesso prevede delle condizioni complessive più vantaggiose.

Importo della rata

Vediamo come funziona. Innanzitutto la restituzione del prestito avviene per mezzo di una trattenuta sulla busta paga non superiore al 20% (ovvero un quinto) dell’importo totale. Da qui il nome cessione del quinto dello stipendio. Questo tipo di finanziamento riguarda anche i pensionati, a cui quindi verrà trattenuto un quinto dall’assegno pensionistico.

Come richiedere la cessione del quinto

Per richiedere un prestito seguendo questa modalità è necessario recarsi presso la propria banca e richiedere di attivare la cessione del quinto sulla propria busta paga o pensione. Nel momento in cui l’istituto dovesse accettare, il richiedente dovrà solo attendere di vedere la voce della trattenuta nel momento in cui riceverà lo stipendio, in quanto è la banca stessa ad accordarsi con il datore di lavoro (o l’ente pensionistico relativo).

Cosa succede se finisce il rapporto di lavoro

Il datore di lavoro quindi dovrà corrispondere l’importo accordato ogni mese direttamente alla banca di riferimento. Nel momento in cui si dovesse concludere il rapporto di lavoro per licenziamento o aspettativa, la banca e il richiedente dovranno rinegoziare le modalità di restituzione. In caso di dimissioni o licenziamento, invece, il datore di lavoro dovrà occuparsi di corrispondere direttamente alla banca di riferimento ogni somma dovuta al dipendente. In questo modo il debito potrà essere considerato saldato in tutto o in parte.

I documenti da presentare alla banca

Nel momento in cui si vuole fare richiesta di cessione del quinto, è necessario presentare alla banca dei documenti che provino la propria situazione di lavoratore o pensionato, come ad esempio il certificato di stipendio (prodotto dal datore di lavoro) e l’ultima busta paga percepita. In caso di richiedente pensionato, bisognerà presentare il cedolino di pensione più recente e l’ultimo CUD (Certificazione Unica Dipendente).

Assicurazione obbligatoria

E’ necessario inoltre stipulare un’assicurazione obbligatoria sulla vita e sui rischi di licenziamento. In questo modo, in caso di decesso del richiedente, l’importo residuo sarà a carico dell’ente assicurativo e non degli eventuali eredi. In caso di licenziamento, invece, grazie a questa polizza solo parte delle rate residue verranno decurtate dal TFR (Trattamento di Fine Rapporto).