Intervista a Massimo Troisi a Little Italy
Massimo Troisi era genio e improvvisazione. Poesia e comicità genuina. Non indossava una maschera, era lui stesso una maschera e nella sua arte comica metteva tutto il suo vissuto, le sue emozioni, i suoi pensieri. Metteva se stesso insomma. In una divertente intervista fatta da Pippo Baudo durante una puntata di Fantastico, Troisi in diretta da Little Italy, mette in scena, improvvisando, un siparietto comico servendosi di due comparse cinesi che spaccia per napoletani.
Massimo e la comicità dolce-amara
“E’ o satellite ca distorce..tu e vir diversi perchè o satellite distorce ai lati, a Don Salvatore e Pasquale” Ironizza Troisi con Baudo sul fatto che Don Salvatore e Pasquale non appaiano con tratti occidentali. In pochi minuti l’artista partenopeo ci regala perle di quell’umorismo che fa riflettere come solo lui sapeva fare. Come quella sul cinema americano, il quale egli ritiene sia in crisi, “loro hanno finito tutte le guerre, nun pon raccuntà più guerre, il governo là aiuta il cinema con le guerre”, lanciando implicitamente una critica alla cinematografia italiana alla quale invece mancano le idee nonostante le sovvenzioni statali. L’epilogo dell’intervista è ancora una volta un esempio di quell’ironia sullo stereotipo della napoletanità che Troisi tanto elargiva: il fantomatico Don Salvatore, nel salutare Pippo Baudo, pronuncia una frase all’epoca, negli anni ’80, tanto nota “Maradona è meglio e Pelè”.