L’editore de Il Mattino di Napoli ha annunciato che, per effetto della crisi aziendale gravissima che ha colpito il quotidiano, “19 gornalisti sono da considerarsi in esubero e, pertanto, collocati in prepensionamento. Il resto della redazione, inoltre, sarà chiamato a sottoscrivere contratti di solidarietà”.
A distanza di appena quasi quattro anni, quindi, il Mattino riapre lo stato di crisi con tagli pesantissimi all’organico. Il tutto, dopo aver già ridotto, nell’estate del 2014, i compensi dei collaboratori da tutte le province della Campania. Il Comitato di redazione, come reazione a tutto ciò, ha “in aperto dissenso dalla linea dell’azienda, rassegnato le dimissioni per senso di responsabilità poiché i componenti del sindacato interno ricadono tutti nella categoria degli esuberi”.
Il Mattino, si riapre lo stato di crisi. Tagli pesanti all’organico
Il Sindacato giornalisti della Campania, nel frattempo, ha preso immediatamente contatto con i vertici della Fnsi per affiancare i giornalisti del Mattino nelle trattative che si preannunciano lunghe e complicate nelle prossime settimane. Invitandoli, in un comunicato ufficiale, “ad eleggere in tempi brevissimi la nuova rappresentanza sindacale con il più ampio e autorevole consenso per rafforzare la sua linea d’azione”. Così da prendere “contatti con il nuovo Cdr per concordare insieme la strategia da contrapporre all’Editore”.