J’adore by Dior: la truffa della boccetta vuota. “New York peggio di Napoli”

J'adore by Dior: acquista il profumo e la boccetta è vuota. Poi l'affermazione che indigna i napoletani: "New York peggio di Napoli"

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J'adore by Dior: New York peggio di Napoli

E’ accaduto a New York e, la testimonianza, arriva da una giovane ragazza che ha deciso di condividere la sua esperienza scatenando una serie di opinioni contrastanti sul web. Lo scorso 12 febbraio Laura ha ricevuto in regalo una confezione del profumo J’adore by Dior, acquistata al negozio di Sephora di Borough Hall a Brooklyn. Non appena scartata la confezione, la ragazza, si è resa conto che la boccetta di profumo era vuota. “Spiazzata, allibita e  scioccata“, ha pensato all’evaporazione del profumo, solo pochi minuti dopo si è accorta di un piccolo adesivo alla base della boccetta che diceva “try me“. Si trattava, quindi,  di un tester  messo a disposizione dei clienti, completamente esaurito e rimpacchettato come nuovo.

J’adore by Dior, la truffa della boccetta vuota

Dopo aver compreso cosa fosse accaduto, Laura è stata colta da un secondo pensiero: New York peggio di Napoli. Recatasi al primo negozio di Sephora individuato, quello presente a Union Square, confidente del fatto che le avrebbero dato una confezione nuova, essendo stata vittima di una truffa, il manager del negozio le ha consigliato di tornare al negozio dove era stato effettuato l’acquisto in quanto non voleva creare alcun problema di inventario alla sua sede. Tornata al negozio di Brooklyn, Laura, è riuscita ad avere il suo profumo con la boccettina piena, ricevendo anche le scuse del negozio e a nome della sede di Union Square.

Al termine del suo racconto, Laura, consiglia a tutti di controllare bene ogni prodotto acquistato prima di uscire da un qualsiasi negozio. Ma, ciò che maggiormente ha attirato l’attenzione del web, è stata l’affermazione rilasciata dalla ragazza sulla città di Napoli. Numerosi sono stati gli utenti che hanno risposto mostrando indignazione per quella frase considerata la più “becera che possa leggersi”, come scritto da un utente. Un’altra donna ha rilasciato un ulteriore commento:

“PEGGIO DI NAPOLI? PERCHE’ SOLO A NAPOLI SI FANNO LE TRUFFE? MIA CARA LAURA, PRIMA DI SCRIVERE FREGNACCE (COME DIREBBE IL BUON DE SICA), PENSI ALMENO 100 VOLTE. A CAUSA DI QUESTA SUA AFFERMAZIONE LE POTREBBE ESSERE NOTIFICATA UNA BELLA QUERELA”.

Una truffa, dunque, nella città degli angeli e una New York, definita peggio di Napoli. Ma siamo proprio sicuri di poter affermare con assoluta certezza che le truffe avvengano solo nella città di Napoli? O ci troviamo di fronte a un altro luogo comune?