L’ex terrorista rosso Cesare Battisti sarà espulso dal Brasile. Lo annuncia il sito Estadao, citando fonti giudiziarie. “Siamo stati informati della decisione ma ancora non c’è una data”, ha detto l’avvocato di Battisti Igor Sant’Anna Tamasauskas citato dal sito. I legali brasiliani di Battisti hanno annunciato che ricorreranno contro la sentenza della giudice federale che ha revocato il permesso di soggiorno all’ex terrorista. “Non compendiamo come la sentenza tenti di modificare una decisione della Corte costituzionale e del presidente della Repubblica”, ha detto l’avvocato Tamasauskas.
L’ex terrorista, secondo la corte non ha diritto a rimanere in Brasile
Battisti, 60 anni, condannato in contumacia in Italia a due ergastoli per quattro omicidi compiuti durante gli anni di piombo, venne arrestato nel 2007 a Rio de Janeiro ma l’ex presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva respinse la richiesta di estradizione presentata dall’ Italia e, come ultimo atto del suo mandato, gli concesse lo status di rifugiato politico. ”Si tratta del caso di un cittadino straniero con una situazione irregolare che, in quanto condannato per crimini nel suo Paese di origine, non ha diritto a rimanere in Brasile. Pertanto annullo l’atto di concessione della residenza di Cesare Battisti in Brasile e chiedo che venga applicato il procedimento di espulsione”, ha sentenziato la giudice federale Adverci Rates Mendes de Abreu. ”Gli istituti di espulsione e estradizione sono ben distinti. L’espulsione non contraddice la decisione del presidente della Repubblica di non estradare, visto che non e’ necessaria la consegna del cittadino straniero al suo Paese di origine, in questo caso l’Italia, potendo essere espulso verso un altro Paese disposto ad accoglierlo”, ha precisato.
La reazione sorpresa di Alberto Torregiani
Torregiani: chiederemo l’estradizione – ”La notizia mi coglie di sorpresa. Non sono informato”: è questo il primo commento all’ANSA di Alberto Torregiani alla notizia della decisione di espellere dal Brasile Cesare Battisti, condannato in Italia per 4 omicidi fra cui quello di suo padre. ”Potrebbe essere l’occasione – ha detto – per riaprire il caso di estradizione”.